Ilva, i sindacati pronti a “vigilare” sul decreto

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ILVA: IN FABBRICA S'INCONTRANO FERRANTE-SINDACATIDiverse le reazioni dei rappresentanti nazionali dei sindacati metalmeccanici al termine dell’incontro di ieri con il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi. Per Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom, il decreto varato dal Cdm “è un punto da cui partire per evitare una svendita o una perdita di una produzione strategica”. “Quello che si può realizzare a Taranto – ha detto Landini – può avere valore generale per tutta l’Italia. Valuto positivamente il fatto che il governo abbia assunto in questa vicenda un ruolo strategico”. “L’Ilva può ancora diventare il più grande progetto di ambientalizzazione e riqualificazione industriale, ma serve un Governo che assuma il rilancio della siderurgia e dell’industria come priorità vera del paese”. Questo invece il commento del segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli. “Da subito – ha aggiunto – bisogna costruire un cronoprogramma che metta in sicurezza i lavoratori e riprenda l’ambientalizzazione e programmi un approdo societario stabile al termine dell’intervento pubblico”. “Il risanamento dell’Ilva sarà un percorso impervio e importante che seguiremo con grande attenzione” ha sostenuto il segretario generale della Uilm Rocco Palombella, che ha confermato che “non ci saranno soggetti privati che interverranno direttamente nella new.co a controllo pubblico”. “Sul tavolo restano problemi di carattere economico e finanziario, legati al reperimento dei fondi necessari a rendere di nuovo l’azienda appetibile dal punto di vista operativo per una successiva vendita a privati”. È quanto sottolineato dal segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Maria Antonietta Vicaro, che pretende “un progetto solido che possa dare un futuro a lungo termine all’Ilva e alle sue migliaia di lavoratori. Altra questione da risolvere è il pagamento degli stipendi dei lavoratori dell’indotto”.

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