Processo Ilva, i “Liberi e Pensanti” contestano l’esclusione come parte civile
In riferimento all’accettazione delle costituzioni di parte civile nel processo “Ambiente svenduto” da parte del giudice Gilli riteniamo estremamente grave che siano state ammesse le organizzazioni sindacali, organi politici istituzionali, regione e comune di Taranto nonostante sia stato riscontrato che nei capi d’accusa le stesse intrattenevano costanti contatti con gli indagati al fine di individuare le problematiche che non avrebbero consentito l’emissioni di provvedimenti autorizzativi nei confronti dello stabilimento Ilva.
Risulta inoltre che le stesse concordavano possibili soluzioni individuando soggetti di vari livelli con i quali provvedevano ad intrattenere costanti contatti con funzionari e incaricati di vari uffici riuscendo a conoscere in anticipo il contenuto di documenti ufficiali destinati allo stabilimento,al fine di ridimenzionare problematiche anche gravi in materia ambientale.
Le stesse organizzazioni sindacali, secondo quanto affermato dalla procura, avrebbero collaborato per consentire allo stabilimento la prosecuzione dell’attivita lavorativa violando le normative vigenti. Il cllp si é costituito in data 4 marzo 2013! Non quindi nel 2014 come asserito in fase dibattimentale da alcuni legali della difesa degli indagati.
Considerato dunque che i reati contestati sono:
A ) il reato contestato va dal 1995 al 6/09/2013 ASSOCIAZIONE A DELINQUERE;
B ) il reato contestato dal 1995 al 20/06/2013 DISASTRO AMBIENTALE;
C ) il reato contestato dal 1995 al 20/06/2013 OMISSIONE DOLOSA DI CAUTELA PER I LAVORATORI;
h ) il reato contestato dal 1995 al 20/06/2013 AVVELENAMENTO DA DIOSSINA DEL BESTIAME;
i ) il reato contestato dal 1995 al 20/06/2013 AVVELENAMENTO DA DIOSSINA NEL MARPICCOLO.
Ci domandiamo come sia possibile che gli enti succitati siano stati ammessi e noi esclusi nonostante le numerose denunce presentate agli organi di controllo e le nostre testimonianze finalizzate allo smantellamento del “governo ombra”. A riscontro di tali ragioni,secondo la procura,le circostanze riferite dal nostro comitato appaiono del tutto coerenti e compatibili con il quadro delle dinamiche e del modus-agendi adottato dal sistema Ilva.
Inoltre a due anni e mezzo di distanza dalla presentazione delle denunce relative alla fondazione del”vivere solidare” nelle quali abbiamo evidenziato che le confederazioni sindacali Fim Fiom e Uilm hanno incassato dal 1995 al 2013 una somma pari a 8.000,000 di euro che servivano per il salario accessori dei lavoratori ad oggi non abbiamo ricevuto nessun riscontro da parte della procura.
Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti