Stefano Vignaroli è il Personaggio Ambiente 2014
«Dedico questo premio a Roberto Mancini e a chi antepone il bene comune ai propri interessi». Stefano Vignaroli, deputato del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Bicamerale d’inchiesta per il ciclo illecito dei rifiuti è il Personaggio Ambiente 2014 con il 31,3% dei voti. Quella di Vignaroli che, si è distinto durante l’anno per essere riuscito a far approvare due importanti emendamenti all’interno del collegato ambientale sull’introduzione del vuoto a rendere e sul potere calorifero dei rifiuti, è stata una vittoria annunciata sin dai primi giorni dell’apertura delle votazioni. Dopo appena 72 ore aveva,infatti, già ricevuto più di 700 consensi. In questa foto lo vediamo durante il sopralluogo all’ex Cemerad di Statte (Taranto) dove sono accatastati fusti contenente materiale radioattivo.
«Sono orgoglioso di ricevere questo riconoscimento e ringrazio la giuria che ha proposto la mia candidatura e tutte le persone che mi hanno votato. Un ricordo speciale – ha detto Vignaroli – va a Roberto Mancini, il poliziotto che era nella Commissione che oggi presiedo e che è stato abbandonato dallo Stato: ero presente ai suoi funerali, ma delle Istituzioni non c’era nessuno. Vorrei dedicare questo premio a lui e a tutti quelli che antepongono il bene comune al proprio interesse, perché sarà solo grazie a loro che il nostro Pianeta avrà un futuro».
Un impegno, quello di Vignaroli, iniziato ancor prima del suo ingresso in politica. «Da anni mi batto per una gestione diversa dei rifiuti, una lotta che ora ho il dovere di portare avanti con maggiore incisività, come Parlamentare del M5S e come Vicepresidente della Commissione ciclo illecito rifiuti. La legge del vuoto a rendere credo sia un’ opportunità da cogliere, nell’ottica della prevenzione dei rifiuti. Spero vivamente che molti cittadini aderiscano alla campagna che stiamo mettendo in piedi in questi giorni».
Tra una rosa di 20 candidati scelti dal Comitato composto da direttori e giornalisti di testate giornalistiche ambientali, responsabili di siti tematici, blogger italiani e associazioni di settore, Vignaroli ha ottenuto 984 voti.
«Considero questo premio – ha concluso il deputato M5S – un riconoscimento verso tutti quelli che condividono con me questa visione della vita a “Rifiuti Zero” e la concezione di decrescita, intesa come paradigma culturale virtuoso che preferisce la qualità alla quantità, la condivisione alla competizione, la riutilizzazione dei beni alla superficialità dell’usa e getta. Questo premio va, dunque, anche a tutti quelli che sono i compagni di viaggio di questa mia avventura esistenziale e politica: i miei collaboratori, gli amici e gli attivisti del Movimento 5 Stelle, della Decrescita Felice, del Comitato di Malagrotta. La vittoria non appartiene a me come individuo ma, ai valori che condividiamo».
Il personaggio più votato dai rappresentanti del Comitato che riceve, quindi, la Menzione Speciale è AFEVA, l’ Associazione familiari vittime di amianto nata con lo scopo di denunciare i gravi danni alla salute causate dall’amianto e dare sostegno alle famiglie.
«Sono state tantissime le persone che hanno votato mostrando una forte sensibilità per le tematiche ambientali. La vittoria di Vignaroli – ha detto Mario Notaro, Segretario Organizzativo del Premio – fa sperare in un nuovo corso della politica su questo fronte. Da sottolineare anche che il secondo e terzo posto sono andati a due rappresentanti del mondo della scuola che dovrebbe essere un luogo privilegiato per educare alle buone pratiche. Infine, sono contento dell’assegnazione della Menzione Speciale ad AFEVA, un’associazione che ha bisogno di visibilità ma, ha dalla sua perseveranza e coraggio».
Secondo classificato del Premio di natura simbolica che dà voce a quella parte di opinione pubblica che ha a cuore le tematiche ambientali è Rossano Ercolini con 431 voti. Maestro elementare e già vincitore del del Goldman Environmental Prize 2013 per l’avvio della campagna di sensibilizzazione pubblica sui pericoli degli inceneritori, Ercolini ha nel suo “curriculum” la fondazione di «Rifiuti Zero», l’associazione che negli ultimi anni, ha spinto ben 117 Comuni italiani a chiudere i propri inceneritori e a convertirsi al riciclo. Medaglia di bronzo, con pochi voti di scarto, va al dirigente scolastico Gaetano De Masi, da tempo in prima linea per convincere il governo a riconoscere la Cultura Ambientale come elemento educativo-didattico-formativo di primaria importanza nella Scuola. Nella rosa di candidati al premio figurava anche Vincenzo Fornaro, l’allevatore tarantino che ha dovuto subire l’abbattimento delle pecore della sua masseria a causa della eccessiva presenza di diossina. L’anno scorso il premio era stavo vinto dal gip di Taranto Patrizia Todisco che si è occupata dell’inchiesta sul disastro ambientale prodotto dall’Ilva.