Ilva, l’Eni non taglierà il gas: un piccolo grande bluff
TARANTO – Fermi tutti! Per cortesia, non sprofondiamo nel ridicolo più di quanto già non abbiamo fatti in tutti questi anni. L’Eni non sospenderà la fornitura di gas all’Ilva. Né oggi, né domani, né il 29 dicembre. E i tre altiforni attualmente in funzione, AFO 2, AFO 4 e AFO 5. Soltanto chi crede agli asini che volano può ritenere plausibile che un’azienda in parte ancora a partecipazione statale, che rifornisce di gas il territorio nazionale e svariate aziende, ricatti e porti alla chiusura nel giro di una settimana il più grande siderurgico d’Europa che l’attuale governo a breve tenterà di prendere in consegna attraverso l’ennesimo decreto. Voi ce lo vedete lo Stato che va contro lo Stato? Suvvia, signori.
Del resto, lo stesso commissario Ilva Piero Gnudi giunto oramai al termine del suo mandato, durante l’audizione di ieri a Roma alle commissioni riunite Attività produttive e Ambiente, ha in maniera sorniona dichiarato che “l’Eni non chiuderà le forniture”. L’atto dell’azienda petrolifera è più una sorta di operazione burocratica, diciamo di routine, che il resto. Chiedere una fideiussione bancaria di 140 milioni di euro per i prossimi 18 mesi a copertura delle fatture future, ha una sua logica che rientra nell’operatività amministrativa ed economica di un’azienda come l’Eni. Ma credere anche solo per un istante alla cessazione della fornitura del gas, vuol dire non aver capito ancora nulla della realtà economica e politica in cui viviamo. “Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe” (Mark Twain, Florida, 30 novembre 1835 – Redding, 21 aprile 1910).
Gianmario Leone (TarantoOggi, 18.12.2014)