“Siamo tutti tarantini! Un esorcismo, una sfida, un canto, un’immersione spericolata: Buongiorno Taranto è un progetto per costruire una narrazione fatta di immagini, suoni e parole della ionica. Un film che racconta tensioni e passioni di una città immersa in una nuvola di smog, intossicata ad un livello insostenibile. Aria, terra e acqua sono avvelenati dall’inquinamento industriale, all’ombra del più grande stabilimento siderurgico d’Europa, costruito in mezzo alle case e inaugurato quasi cinquant’anni fa. Le rabbie e i sogni degli abitanti sono raccontati dalla cronaca di una web radio nomade e coinvolgente, un cine-occhio digitale che scandisce il ritmo del film e insegue gli eventi che accadono ai confini della realtà, tra rumori alienanti, odori irrespirabili e improvvise rivelazioni delle bellezze del territorio.
Il film è un viaggio sur-reale ritmato da esplosioni di bellezza sommersa, manifestazioni e ipnotici tramonti sul lungomare. Quella di Taranto è una storia che riguarda tutti: è lo specchio del degrado di un’Italia in crisi esistenziale che dopo aver puntato sul processo di industrializzazione di un Mezzogiorno prevalentemente rurale, ora si trova incagliata nei conflitti aperti tra industria e ambiente, tra identità e alienazione, tra salute e lavoro. Per contribuire alla rinascita di questo territorio ai confini della realtà è necessario conoscere la sua storia e considerarsi tutti tarantini. ‘Buongiorno Taranto’ è un saluto a una città che si risveglia dal torpore in cui è caduta nella ricerca di un benessere illusorio. È un sole che si fa spazio tra le nuvole di fumo per esorcizzare la paura e sfidare l’immobilismo, l’indifferenza e la rassegnazione”.
Diversi i premi sin qui conquistati dal film del regista Paolo Pisanelli. Al festival ‘International de cine ambiental’ di Buenos Aires di quest’anno ha ottenuto il secondo premio nella sezione lungometraggi; al ‘Mediterraneo video festival’ di Agropoli sempre di quest’anno ha ottenuto il premio ‘LegAmbiente’; per il “Premio Gavioli” a Brescia è stato votato come il “miglior documentario sull’industria e sul lavoro” ed ha ottenuto il “Premio speciale Salute e Sicurezza sul lavoro”; infine è risultato finalista al “DOC/IT Professional Award 2014”.
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