Lanzilotta (Ndc): “Tempa Rossa, ultima chiamata per gli enti locali”
Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del vicepresidente del Gruppo consiliare (Regione Puglia) del Nuovo Centrodestra Domi Lanzilotta.
“L’importante emendamento alla Legge di Stabilità depositato al Senato dal Governo, ‘per sbloccare l’effettiva realizzazione dei progetti per la coltivazione di giacimenti di idrocarburi’, per ‘semplificare la realizzazione di opere strumentali alle infrastrutture energetiche strategiche e promuovere i relativi investimenti e le connesse ricadute anche in termini occupazionali’, con possibilità di ‘generare rilevanti entrate fiscali aggiuntive’ sia per lo Stato che per le Regioni, assicurando ‘comunque il coinvolgimento delle Regioni interessate con lo strumento dell’intesa, salvo prevedere la remissione degli atti alla Presidenza del Consiglio, qualora l’intesa non sia raggiunta’, rappresenta una sorta di ultima chiamata al buon senso e alla responsabilità degli enti locali interessati al decisivo progetto Tempa Rossa.
Alla possibilità di arrivare a un ‘sì’ ragionato, ponderato, maturo, libero da veti e chiusure pregiudiziali, per cambiare volto a un territorio in sofferenza. Per mostrare finalmente la capacità di fare sistema e attivare proficue sinergie da parte del governo locale, del governo regionale e dell’autorità portuale di Taranto, anche e soprattutto alla luce delle rassicurazioni fornite e dalla volontà di piena collaborazione manifestate nell’audizione in V Commissione del 23 ottobre scorso dai partners della joint venture Total E&P Italia, Shell Italia e Mitsui E&P Italia sull’ecosostenibilità del progetto, sulle cifre e dimensioni dell’investimento e sui considerevoli ritorni occupazionali garantiti.
L’emendamento è chiaramente mirato a sbloccare uno stallo non più tollerabile, in linea con quanto da tempo noi del Nuovo Centrodestra abbiamo ribadito con convinzione e in più occasioni. E, al tempo stesso, inchioda ognuno alle proprie responsabilità. Perché nessuno possa poi un giorno attribuirsi meriti e appuntarsi medagliette dopo aver invece remato contro, per miopia politica e per meri calcoli elettorali, nonostante il fondato rischio di sacrificare il futuro del territorio e le prospettive di rilancio e sviluppo”.