Investimento di 1,5 miliardi per Deposito nazionale gestione rifiuti radioattivi

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cemerad4Un investimento complessivo di circa 1,5 miliardi di euro per la realizzazione, con una stima di circa 1500 occupati l’anno per quattro anni e 700 posti di lavoro per la gestione: sono le stime di investimento e occupazione relative alla realizzazione e gestione del Deposito nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi, per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi prodotti in Italia, illustrati ieri nel corso di un seminario internazionale dedicato al decommissioning nucleare, organizzato a Milano da Sogin. Insieme al deposito sarà realizzato anche un Parco tecnologico, centro di ricerca dedicato ad attività nel campo della gestione dei rifiuti radioattivi. “Il processo di localizzazione delle aree potenzialmente idonee ha preso il via il 4 giugno – ha spiegato il direttore deposito nazionale e parco tecnologico di Sogin, Fabio Chiaravalli -. Se tutte le tempistiche di legge saranno rispettate, l’apertura dovrebbe avvenire alla fine del 2024”. Entro il 3 gennaio 2015 Sogin consegnerà a ISPRA, istituto superiore protezione e ricerca ambientale, una proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito, elaborata sulla base dei criteri di localizzazione dello stesso istituto superiore. Successivamente ci sarà un processo di coinvolgimento della popolazione in cui verrà presentata la carta nei territori e “si aprirà un processo di partecipazione e trasparenza”, come ha spiegato Chiaravalli. “Ancora non si sa quante aree potenzialmente idonee ci sono – ha spiegato il presidente di Sogin, Giuseppe Zollino – saranno molte in molte regioni d’Italia. Ci sarà anche un movimento dal basso con delle candidature delle amministrazioni pubbliche delle aree ritenute idonee”.

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