“Quasi il 70% delle clementine italiane è prodotto in Calabria, il resto in Puglia, Sicilia e Basilicata. Le imprese agrumicole – continua Confagricoltura – operano già in un quadro difficile e complesso, tra oneri, imposte e burocrazia. Questa crisi aggrava una situazione già difficile e rischia di compromettere ulteriormente l’economia di intere regioni”. Nonostante l’affezione dei consumatori al prodotto ‘made in Italy’, infatti, anche i consumi interni continuano a calare. Le imprese lavorano in perdita e non riusciranno a coprire neanche i costi di produzione. Le clementine attualmente sono pagate solo 15/18 centesimi di euro al chilo sulla pianta. “In questa situazione di emergenza è urgente – conclude Confagricoltura – riattivare, per il 2015, le misure di sostegno eccezionali. Va evitato, infatti, che si ripeta quanto accaduto per la frutta estiva in cui un pericoloso mix di fattori ed una gestione lenta e tardiva hanno compromesso un’intera campagna”. Secondo i dati Ismea della prima fase di scambio, i prezzi sono già scesi del 35% in poco più di un mese.
Adesso cenare a casa potrebbe essere molto più costoso del ristorante, ben 30 euro per…
Impossibile negare che l’aumento delle bollette ha spinto gli italiani a cercare in ogni modo…
Le quotazioni dell’oro, a quanto pare, hanno raggiunto dei livelli record. Puoi far valutare il…
Importantissime novità in arrivo per i pensionati italiani: l’assegno mensile potrebbe aumentare. Basta solo effettuare…
MD con le sue offerte rivoluziona il modo di viaggiare, senza fermate fai Roma-Milano a…
Nel caso in cui non presti attenzione a ciò che fai in casa, ti arriveranno…