Imu agricola, il M5S conferma sostegno all’Anci Puglia contro tassa illogica
L’Anci Puglia, che aveva consegnato nelle mani del Ministro degli Affari Regionali un documento per chiedere la cancellazione dell’IMU rurale, trova sponda nei parlamentari pugliesi 5 Stelle.
Prima il clamore per un decreto emanato a poche settimane dalla scadenza, poi la “rivolta parlamentare”, l’accoglimento delle istanze da parte del Governo con la promessa del rinvio e, infine, la Ragioneria di Stato che comunicava la nuova data di scadenza, fissata per il 26 gennaio. La querelle sull’IMU rurale è ancora lungi dal concludersi, ancor meno probabilmente in maniera positiva per gli agricoltori. L’Anci Puglia è scesa in campo, consegnando direttamente nelle mani del Ministro degli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta un documento per chiedere di annullare definitivamente l’introduzione dell’IMU sui terreni agricoli, bollandola come una tassa incostituzionale, e annunciando un ordine del giorno da approvare in tutti i Comuni della Puglia il prossimo 16 dicembre. L’Anci Puglia, infine, ha rivolto un appello ai parlamentari pugliesi.
“Accogliamo favorevolmente la presa di posizione dei Sindaci pugliesi – dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Il punto di vista del Movimento 5 Stelle, al contrario delle idiosincrasie tra parlamentari PD e Governo, è sempre stato chiaro. Così come è formulata, l’IMU agricola è una legge incostituzionale. L’art. 53 della Costituzione, infatti, dispone che ciascuno contribuisce alla spesa pubblica in base alle proprie capacità contributive, mentre l’IMU in questo caso viene modulata in base all’altitudine dei terreni. Il mero rinvio, per giunta di appena 40 giorni, non serve agli agricoltori già colpiti duramente da una annata particolarmente negativa. Abbiamo cercato di scongiurare questo intervento durante la discussione del decreto sul Bonus Irpef della scorsa estate, ma tutti nostri tentativi sono rimasti inascoltati. Ora non ci resta che chiedere ai parlamentari del Partito Democratico – conclude il deputato pugliese M5S – di sostenere e votare i nostri emendamenti alla Legge di Stabilità che presenteremo per eliminare definitivamente questa tassa illogica”.