Taranto, Marcegaglia ceduta alla Otlec
Lo stabilimento tarantino di Marcegaglia Buildtech verrà rilevato dal gruppo piemontese Otlec: è stato firmato ieri mattina a Roma l’accordo al Ministero dello Sviluppo, alla presenza, oltre ai vertici delle due aziende e del viceministro Claudio De Vincenti, delle organizzazioni sindacali e del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e dell’assessore regionale al Lavoro Leo Caroli. Otlec, gruppo che opera nella lavorazione dell’acciaio producendo cogeneratori e bruciatori, riavvierà la produzione in linea con il core business tradizionale dello stabilimento quindi con il know how dei dipendenti che rientreranno al lavoro. Il gruppo Marcegaglia aveva convertito dalla produzione di caldaie industriali al fotovoltaico l’impianto, a Taranto, poi colpito dalla crisi del settore che ha portato ad un anno di cassa integrazione e quindi alla chiusura.
In quella fase il gruppo mantovano dell’acciaio aveva preso l’impegno di cercare un acquirente, ed aveva quindi affidato un incarico di scouting ad una società di consulenza (la Praxi, negli ultimi giorni affiancata dalla Wollo), ponendo come condizione il ritorno dei dipendenti al lavoro. Gli 85 dipendenti ancora in cassa integrazione straordinaria (dagli iniziali 140, dopo uscite incentivate e ricollocazioni negli stabilimenti del gruppo Marcegaglia), secondo quanto previsto dall’accordo firmato ieri al ministero, torneranno al lavoro dal novembre 2015, quando scadrà la copertura degli ammortizzatori sociali (quella in corso, prorogata nei giorni scorsi con accordo firmato anche dal sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, riguarda invece la cassa per cessata attività).
Soddisfatto l’assessore al Lavoro, Leo Caroli, per la positiva conclusione della vertenza: “Siamo riusciti a chiudere questa vertenza dopo mesi di lavoro sotto traccia, con un’interlocuzione costante tra azienda uscente, Ministero e possibili subentranti. Sono felicissimo per l’esito: Marcegaglia favorisce la nuova attività, anche con risorse proprie e affittando il sito e impegnandosi ad avere un ruolo futuro. Insomma, ha fatto la sua parte interpretando al meglio la responsabilità sociale di impresa”.
“Poi – prosegue – c’è la subentrante, il gruppo piemontese Otlec. Questa impresa poteva andare ovunque in tutta Italia a produrre, invece ha ribadito che sceglieva la Puglia e Taranto perché la nostra Regione continua ad essere attrattiva con le sue valide misure di sostegno, la forte struttura tecnica con cui interloquire e per la volontà politica che altrove forse non ha trovato”.
Sono 15 i milioni di euro di investimento per attività siderurgiche e meccaniche per la produzione di motori per la cogenerazione: motori per uso quasi domestico, a livello di condominio o piccola impresa che producono energia elettrica da caldaie. E’ un settore nuovo, finalizzato al risparmio energetico. L’innovazione di prodotto prevede anche quote di aiuto regionale per la ricerca e l’innovazione con particolare intensità per il nuovo settore industriale. “Ora – conclude Caroli – il mio pensiero va alle altre vertenze aperte sul territorio pugliese. L’accordo di oggi arriva dopo quello per la Vestas, sempre a Taranto, per la quale abbiamo completato la ricollocazione del personale. L’una e l’altra esperienza ci danno fiducia per il sistema pugliese”.
Identica soddisfazione viene espressa anche dal presidente Nichi Vendola: “Oggi (ieri per chi legge) abbiamo costruito un’intesa con l’azienda Marcegaglia che lascia il sito di Taranto, ma offre ai nuovi imprenditori un contributo importante di sostegno per ogni lavoratore che sarà confermato”. “Oggi abbiamo una media impresa del Piemonte che investe 400 milioni di euro per trasformare la fabbrica di impianti fotovoltaici in una che farà prodotti siderurgici e macchine di cogenerazione con la garanzia che tutti gli 84 lavoratori saranno confermati. Di fronte ad una chiusura, una morte, oggi possiamo invece annunciare una nuova vita”, ha concluso Vendola aggiungendo che anche la Regione investirà nel progetto.