Cemerad, sopralluogo dei parlamentari – Vignaroli (M5S): “Angosciante”
“Entrando dentro questo capannone di lamiera arrugginita mi trovo di fronte una vicenda surreale, nemmeno come trama di un film sarebbe plausibile. Dobbiamo uscire velocemente per non rischiare ma bastano pochi secondi per farti salire l’angoscia e un prurito di disagio”. E’ il commento rilasciato sulla sua pagina Facebook dall’on. Stefano Vignaroli (M5S), vice presidente della Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, oggi impegnato insieme agli altri componenti della commissione in un sopralluogo all’interno della Cemerad, a Statte.
“Da oltre vent’anni – continua – questo deposito “temporaneo” di radioattivi è in stato di abbandono, con 1140 metri cubi di rifiuti radioattivi (prevalentemente ospedalieri, non nucleari) stoccati all’interno. L’ex Cemerad di Statte è una minaccia ambientale a soli 20 km da Taranto e con la Commissione Rifiuti l’abbiamo visitata oggi. Da allora la situazione non è migliorata e i fusti hanno subito un deterioramento inevitabile. Dopo una lunga vicenda giudiziaria il deposito della Cemerad è stato sequestrato e la ditta è fallita. A pagare la bonifica dovrà essere anche in questo caso la collettività, ma per ora sono stanziati solo i fondi per caratterizzare i rifiuti. Nessuno infatti ha ancora mai aperto i fusti per verificare cosa realmente contengano. Su alcuni dei fusti ritrovati nel deposito è riportata una data di decadenza della radioattività a 10mila anni, ricordano gli ufficiali della forestale che eseguirono la perquisizione”.
Inoltre, scrive Vignaroli: “Il proprietario della Cemerad (come fa notare in un articolo il nostro giornalista/consulente Commissione rifiuti Andrea Palladino) Giovanni Pluchino, era un personaggio chiave. Presidente dell’ordine dei chimici di Taranto, massone appartenente alla loggia Pitagora, aveva stabilito stretti rapporti societari con Enea e Nucleco, le società a capitale pubblico che si occupano della gestione del nucleare italiano. Nell’informativa preparata alla fine degli anni ‘90 dal Corpo forestale dello Stato erano indicati i rapporti commerciali della Cemerad: tra le tante società c’era la Setri di Cipriano Chianese, la mente dei traffici di rifiuti dei casalesi, legato – raccontano le indagini della Dda di Napoli – all’ambiente di Licio Gelli”. Vignaroli, che sarà il relatore sui rifiuti radioattivi della Commissione bicamerale, annuncia per i prossimi mesi una relazione che sarà portata in discussione in Parlamento: “Vi garantisco che si parlerà molto di questi disastri economico-ambientali”.