Ilva, Peacelink scrive al nuovo commissario europeo per l’Ambiente
Per il Commissario all’Ambiente Karmenu Vella
Egregio Commissario,
http://europa.eu/rapid/press-
L’ILVA è il più grande stabilimento siderurgico d’Europa e ha mancato, secondo la Commissione, di operare in conformità alla legislazione europea in materia di emissioni industriali, con conseguente potenzialmente serie sulla salute umana e sull’ambiente. La Commissione Europea ha mandato all’Italia due lettere di messa in mora, nel settembre del 2013 e nell’aprile del 2014, esortando le autorità italiane a prendere le disposizioni necessarie per mettere la produttività dell’ILVA a norma e in regola con la direttiva europea sulle emissioni industriali e con l’altra legislazione europea in materia ambientale.
Ma le infrazioni alla legge sono rimaste e importanti deficienze, come il mancato rispetto delle condizioni stabilite nel permesso di produzione ( AIA), rendono l’ILVA uno stabilimento pericoloso per i suoi operai e per la città di Taranto. Le emissioni incontrollate che fuoriescono dagli impianti continuano a generare impatti negativi sulla salute e sull’ambiente. Siamo sicuri che Lei, Commissario, sappia bene cosa l’ILVA rappresenti per Taranto e sia a conoscenza delle diverse e numerose questioni che sono legate alla produzione dello stabilimento: inquinamento, malattia, morte, come riportato nella documentazione prodotta dalla Magistratura italiana.
In linea con la nostra attività e con l’importanza che riveste il ruolo chiave della Commissione Europea nella questione Taranto, ruolo che ha saputo garantire sottolineando la necessità dell’Italia di doversi conformare al rispetto del Diritto Comunitario a Taranto ai fini della protezione ambientale e dei diritti umani della popolazione, vogliamo assicurare alla Commissione che continueremo nella nostra azione e garantiremo il nostro supporto. Invieremo presto al Suo Gabinetto le informative riguardanti gli ultimi sviluppi a Taranto e ci auguriamo che questo caso, simbolo del bisogno dell’azione dell’Unione Europea nel campo ambientale, continui a rappresentare una priorità per la Commissione Ambiente. Cogliamo l’occasione per chiedere un appuntamento. Distinti Saluti,
Antonia Battaglia