Ilva, Bonelli (Verdi): applicato il principio “chi inquina paga”? Non dicano sciocchezze

TARANTO – Nel commentare la decisione del gip di Milano di sbloccare i fondi sequestrati ai Riva per destinarli al risanamento degli impianti qualcuno si è riempito la bocca affermando che il principio comunitario “chi inquina paga” è stato finalmente applicato.  Tra questi il consigliere regionale del Pd Michele Mazzarano che nella sua nota stampa di ieri ha omesso di dire che quei soldi non saranno certi utilizzati per rimediare ai danni ambientali prodotti dall’Ilva sul territorio ionico. Oggi, interviene Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale dei Verdi, per ribattere a dichiarazioni di questo tenore. Riportiamo di seguito il suo comunicato.

“Ci sono consiglieri comunali, parlamentari che hanno esultato per lo sblocco del 1,2 miliardi di euro sequestrati ai Riva  affermando che è stato applicato ” il principio chi inquina paga”.  Ma applicare l’AIA negli impianti di proprietà degli stessi Riva non è applicare tale principio. Mai sciocchezza così grande era stata pronunciata. Nessun principio chi inquina paga è stato applicato, perchè quei soldi non saranno utilizzati per fare le bonifiche nelle aree contaminate, nei terreni agricoli interdetti al pascolo perché inquinati dalla diossina. Quei soldi non saranno utilizzati per disinquinare il mare e le falde, per risarcire agricoltori, allevatori , mitilicoltori e chi ha subito danni alla salute o la perdita dei propri cari. Il principio chi inquina paga non è stato applicato e chi lo dice o è in malafede o deve tornare a studiare. Rimettere a posto gli impianti a norma era un obbligo di legge che i Riva non hanno mai fatto perché così hanno aumentato i profitti,ma così facendo le terre,le acque  di Taranto e la vita dei tarantini sono state  contaminate. Sia chiaro mettere a posto gli impianti dei proprietà dei Riva con i soldi dei Riva non è applicare il principio chi inquina paga, perchè le terre , le acque e la vita di Taranto continua ad essere disseminata di veleni!”.