Donne Taranto Unite (D.T.U.) ha inviato una diffida al Consiglio comunale. Nel documento viene espressa grande preoccupazione per il progetto Tempa Rossa per i seguenti motivi: 1) aumenterà l’inquinamento con emissioni diffuse e fuggitive di pericolosi inquinanti tra cui l’acido solfidrico ( H2S) ed il benzene; 2) per la sicurezza ulteriormente minacciata da possibili incidenti rilevanti che avrebbero a Taranto un pericoloso effetto domino dovuto alla presenza di altri siti a rischio, come l’Ilva e la Base Nato; 3) per l’ostacolo alle alternative di sviluppo del nostro territorio nelle attività connesse con il turismo e con l’agroalimentare.
“Poiché il sindaco ed il Consiglio comunale si sono anch’essi espressi per la non realizzazione di tale progetto senza però passare a fatti concreti – si legge in una nota – le Donne di Taranto Unite ( D.T.U.) hanno già inviato lo scorso 8 settembre 2014 al sindaco ed ai dirigenti preposti una diffida perché si adoperassero entro 15 giorni a recepire quanto previsto dal DM. Del 9 maggio 2001 in materia di Direttiva Seveso. Ora preso atto che la Giunta ha deliberato di chiedere al Consiglio Comunale che in fase di adozione della variante al vigente PRG, vengano escluse le opere che interessano gli interventi per Tempa Rossa, con conseguente revisione dell’Atto di Intesa Città-porto e che, nonostante il Consiglio Comunale di Taranto si sia riunito in seduta straordinaria il 30.09.2014 ed il 09.10.2014 , non ha discusso né approvato l’indirizzo adottato dalla Giunta Comunale il cui esame era previsto nel punto “ Nuovo piano regolatore del porto. Variante allo strumento Urbanistica vigente- Adozione”, le Donne di Taranto Unite chiedono ai consiglieri comunali di approvare entro 15 giorni tutti i provvedimenti necessari allo scopo”.