Tamburi, Moschetti: “Proteggiamo i bambini, salviamo il nostro capitale umano”
TARANTO – In difesa del capitale umano. Dalla parte dei bambini, i più vulnerabili. Soprattutto nel quartiere Tamburi, dove un mix di sostanze potenzialmente neurotossiche – prodotte dalla grande industria inquinante – mette a dura prova anche lo sviluppo intellettivo dei minori e, quindi, degli adulti di domani.
E’ la battaglia che porta avanti Annamaria Moschetti, pediatra tarantina e referente provinciale del progetto “Nati per leggere”, promosso dall’Associazione Culturale Pediatri, dall’Associazione Italiana Biblioteche e dal Centro per la Salute del Bambino.
A preoccupare sono piombo, diossine, pcb, benzo(A)pirene, sostanze che tanti tarantini hanno imparato a conoscere dopo averne scoperto, sulla propria pelle, gli effetti. «L’esposizione in utero a sostanze neurotossiche può rallentare lo sviluppo mentale e causare un’intelligenza inferiore durante l’infanzia – ha spiegato stamattina la Moschetti durante un incontro di presentazione del progetto tenuto alla biblioteca Motolese – ci sono prove scientifiche che questi effetti possono persistere anche dopo l’infanzia”.
E la presenza di piombo, sul territorio, è stata accertata. «Un’indagine della Asl condotta sui cittadini di Taranto e Statte – ha spiegato la pediatra – ha rivelato che c’è una presenza maggiore di piombo nel sangue di quello atteso per l’Italia e di quello rilevato nei cittadini di Laterza».
Questo il grido d’allarme lanciato dalla Moschetti: «A Taranto non solo non si investe sui bambini, ma si danneggia il capitale umano. Non si dovrebbe irrorare la popolazione e in particolare i minori di sostanze neurotossiche, anche per una questione economica, se non bastasse quella etica. I danni sulla salute di un essere umano non li ripaghi con migliaia di tonnellate di acciaio».
La Moschetti ha denunciato la mancanza di una decretazione d’urgenza a tutela dell’infanzia. «Si decreta d’urgenza solo per salvare la produzione dell’Ilva – ha evidenziato – inoltre, non è ancora partita la bonifica e non è ancora stato effettuato uno studio estensivo sulla contaminazione del latte materno. Non è uno scandalo assessore? – ha domandato la pediatra rivolgendosi all’assessore comunale alla Cultura Cisberto Zaccheo – ma non doveva essere presente il sindaco Stefàno?».
Pesanti dubbi sono stati espressi anche sugli effetti che deriveranno dall’attuazione degli interventi di risanamento previsti dall’Aia, che a detta di Arpa Puglia, non garantiranno una effettiva riduzione del rischio sanitario. Poi, il capitolo dedicato alle proposte. «In un quartiere dove vige un’ordinanza che vieta di giocare nei terreni non pavimentati – ha sottolineato la Moschetti – occorre creare urgentemente uno spazio abbastanza sicuro per i bambini; bisognerebbe spostare alcune scuole garantendo scuola-bus gratuiti; si dovrebbe attivare un grande e serio progetto mirato alla protezione dello sviluppo cognitivo; infine, sospendere immediatamente le immissioni di sostanze neurotossiche».
Mentre nella sala principale del Centro polifunzionale di via Lisippo, un gruppo di bambini si immergeva in un laboratorio di lettura, la bibliotecaria Agnese Giandomenico ha spiegato alle istituzioni presenti (dal sindaco di Statte Miccoli all’assessore regionale Barbanente passando per il consigliere regionale Lemma) quali sono le priorità del settore: maggiori investimenti in politiche rivolte ai più piccoli. «Abbiamo bisogno di libri adeguati a questa fascia di età e di spazi più accoglienti – è stato il suo appello – è dai bambini che bisogna ripartire». E da chi sa prendersi cura di loro.
Alessandra Congedo
NATI PER LEGGERE: https://www.inchiostroverde.it/nati-per-leggere-arriva-dai-bambini-del-quartiere-tamburi/