Il commissario Ilva Gnudi ha annunciato che il 75% delle prescrizioni ambientali sono state attuate nello stabilimento siderurgico di Taranto. Ritengo queste affermazioni surreali e scandalose! Gnudi parla del 75% di prescrizioni ambientali attuate, questo significherebbe che sarebbero stati investiti, approssimativamente, 1,35 miliardi di euro sino ad oggi . Ma sappiamo analizzando, i report e i bilanci,delle difficoltà economiche dell’azienda che è dovuta ricorrere ad un prestito ponte di 250 milioni di euro chiesto alle banche e garantito dallo stato per pagare gli stipendi.
Le affermazioni di Gnudi sono così surreali e scandalose se pensiamo che il 9 giugno del 2014, solo 4 mesi fa, l’ex sub commissario Ronchi presentando i dati sull’attuazione delle misure ambientali indicava in 1,8 miliardi di euro i costi per l’attuazione delle prescrizioni ambientali e in 600 milioni quelle per la sicurezza sul lavoro. A ciò si devono aggiungere le somme per gli investimenti tecnici che sono pari a 1,75 miliardi di euro. Totale 4,1 miliardi di euro. L’Ilva nel giugno del 2014 ha dovuto sospendere gli ordinativi fatti alla Siemens dei quattro filtri a manica per l’agglomerato perchè non c’erano risorse economiche , circa 60 milioni di euro, per acquistarli.
Non farò cadere nel vuoto le dichiarazioni di Gnudi e ritengo urgente che la procura di Taranto debba occuparsi dell’attuazione delle prescrizioni nello stabilimento Ilva di Taranto. Per questa ragione presenterò un esposto in procura affinché si verifichi con estrema urgenza la corrispondenza delle dichiarazioni del commissario Gnudi con la reale situazione delle prescrizioni adottate all’Ilva di Taranto. Sfido comunque il commissario Gnudi a consentire ad una delegazione di consiglieri comunali di Taranto ad entrare nello stabilimento e di verificare l’attuazione delle prescrizioni.
NOTA STAMPA DI ANGELO BONELLI, CO-PORTAVOCE NAZIONALE DEI VERDI