“La nostra preoccupazione – prosegue Pugliese – deriva dal fatto che riteniamo doveroso che il Governo ponga, nel contratto di vendita, condizioni inderogabili per la salvaguardia dei livelli occupazionali, compresi quelli dell’appalto, l’accettazione del piano industriale di Bondi (in particolare l’utilizzo del pre-ridotto di ferro), l’accettazione del piano Ronchi per l’ambiente e la sicurezza degli impianti, con tempi già fissati e con una garanzia certa, magari attraverso la presenza di un rappresentante del Governo, in qualità di garante degli impegni assunti, all’interno del consiglio d’amministrazione della società”.
“Abbiamo apprezzato – conclude il Segretario regionale della Uil – che nel corso dell’incontro con le Organizzazioni Sindacali convocato dal Presidente del Consiglio Renzi lo scorso martedì 7 ottobre si sia ribadito l’impegno a ricercare nell’immediato una soluzione per Taranto. Ora sarebbe opportuno che agli annunci facessero seguito notizie certe e fatti concreti, quantomeno per rassicurare i cittadini e i lavoratori ionici”.
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