Comune di Taranto e infiltrazioni mafiose, Bonelli (Verdi) chiede pulizia
Oggi nel Consiglio comunale di Taranto è accaduto un fatto di una gravità inaudita. Avevo chiesto al sindaco di Taranto di rispondere alle affermazioni fatte dalla procura distrettuale antimafia che aveva censurato il comportamento dell’amministrazione comunale riguardo al ruolo che il sodalizio criminale D’Oronzo-De Vitis eserciterebbe sul comune. Il sindaco di Taranto – Ezio Stefàno – aveva e ha la responsabilità politica-istituzionale e morale di dare una risposta alla città. Mi è stato impedito di intervenire e tantomeno il sindaco ha ritenuto di dovere intervenire. Con questo comunicato ribadisco quello che avrei chiesto oggi in aula e che mi è stato impedito tra fischi e urla.
Chiedo al Sindaco di applicare il principio di precauzione e di far sostituire dalla presidenza della commissione urbanistica il consigliere Guttagliere. Il consigliere Guttagliere viene definito nelle intercettazioni “uomo nostro ” dal sodalizio criminale che ha portato a 52 arresti dalla DDA di Lecce. Un sindaco dovrebbe chiedere immediatamente la rimozione dalla carica di presidente del suddetto consigliere. Avrei chiesto al sindaco l’elenco degli immobili del comune di Taranto e quale di questi sono stati assegnati senza gara pubblica e se ci sono immobili gestiti da organizzazioni criminali.
La consigliera Castellaneta oggi ha distribuito una lettera con la quale ringrazia i consiglieri comunali per l’affetto e la solidarietà dimostratagli in relazione all’arresto di suo marito Michele De Vitis e attacca il sottoscritto. La consigliera Castellaneta ritiene la mia un’esternazione, ovvero quella di aver richiesto al prefetto di verificare se ci sono le condizioni per lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Io ribadisco quella richiesta e trovo quanto accaduto oggi in consiglio comunale un fatto grave.