Stando all’ipotesi accusatoria l’imprenditore avrebbe falsificato la documentazione necessaria per ottenere l’autorizzazione per la costruzione e l’esercizio di due impianti a Sant’Agata in Puglia (Foggia), dichiarando che la potenza degli impianti era di 0,999 MW ”evitando cosi’ – si legge nel capo d’imputazione – di dover espletare il piu’ complesso iter previsto per gli impianti di potenza superiore”. Il funzionario avrebbe quindi omesso di annullare le pratiche, ottenendo in cambio due soggiorni da circa 4.500 euro ”presso la lussuosa struttura alberghiera ‘Relais Histo’ San Pietro sul Mar Piccolo” a Taranto per il capodanno del 2011 e per quello del 2012 e avrebbe inoltre ricevuto un incarico per la figlia retribuito con 5mila euro relativo a due traduzioni dall’italiano all’inglese. (ANSA)
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