Partita “Taranto per la Vita”, i Liberi e Pensanti spiegano il passo indietro
Con la presente intendiamo chiarire alcuni aspetti legati all’organizzazione dell’evento “Partita Taranto per la Vita” promosso da Conad. Il progetto iniziale prevedeva, infatti, un importante coinvolgimento da parte del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti nella realizzazione di un triangolare di calcio (con ricavo devoluto in beneficienza) presso lo stadio Erasmo Iacovone. Vi avrebbero preso parte la Nazionale Italiana Cantanti, la Nazionale Italiana Magistrati e una rappresentativa “Libera e Pensante”. Avremmo voluto promuovere nelle ore precedenti, inoltre, un torneo con squadre composte dai bambini dei quartieri di Taranto e intitolarlo al piccolo Lorenzo Zaratta. Una giornata di lotta e di denuncia, nello stile che caratterizza da anni l’attività di quest’associazione.
Chi conosce la storia del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, d’altronde, sa bene quanto la coerenza sia un punto cardine in ogni iniziativa che promuove. E’ proprio per questo che abbiamo scelto di fare un passo indietro. Non abbiamo ritenuto opportuna la ferma volontà degli organizzatori, e in particolare della Conad (sponsor ufficiale della Nazionale Italiana Cantanti), di accettare il patrocinio del Comune di Taranto.
In alcun modo questo Comitato intende dare luce e visibilità a chi da anni tace di fronte allo scempio condotto in questa città da grandi gruppi industriali e dallo Stato.
La nostra non è una presa di posizione contro l’istituzione in se ma contro chi oggi la rappresenta, a nostro avviso, indegnamente. Il Comune di Taranto potrebbe fare molto per denunciare ciò che accade e battere i pugni sui tavoli romani. Il sindaco Stefàno, però, ha da tempo deciso di non farlo abbandonando i propri concittadini al loro destino. Perché chi oggi guida il Comune di Taranto, non è silente solo verso chi inquina da anni ma anche nei confronti dei nuovi progetti industriali che peggiorano la già precaria condizione ambientale.
Non aggiungiamo altro, invece, in merito ai rapporti che per anni quest’amministrazione ha intercorso con l’Ilva e che sono di dominio pubblico grazie all’inchiesta della magistratura denominata ”Ambiente Svenduto”. Siamo convinti che non fosse opportuno chiedere il patrocinio al Comune di Taranto, retto da un sindaco coinvolto nella più importante inchiesta sui reati ambientali della storia giudiziaria italiana. Pur sapendo che per la legge italiana un individuo non può considerarsi colpevole sino al terzo grado di giudizio, non si può cadere nell’eccesso opposto: far finta di nulla; far finta che a Taranto non ci sia un problema macroscopico morale. Non è accettabile soprattutto in virtù dei valori che la manifestazione vorrebbe sostenere. Evidentemente gli organizzatori la pensano diversamente.
Conad ha ritenuto importante il ruolo del Comune in questo evento, preferendolo a quello di movimenti e associazioni che si spendono su questo territorio e che sono certamente gli interlocutori più credibili (e spesso anche più competenti), quando si parla di sofferenze legate all’inquinamento (e che dalle inchieste emergono inequivocabilmente come gli unici, per anni, a essersi opposti agli inquinatori di questo territorio). Inoltre ci ha sorpreso e indignato, durante l’ultimo incontro che il Comitato ha tenuto con Conad, la presenza di un giornalista locale, direttore della testata “Taranto sera” all’epoca dei fatti, oggi “Taranto Buonasera”, che fu intercettato (nell’ambito dell’inchiesta ” Ambiente Svenduto”) in conversazioni telefoniche con l’ex addetto alle relazioni istituzionali dell’Ilva, da questi definito”uomo nostro per intero”.
Oggi scopriamo che Taranto Buona Sera è media partner dell’evento. Per tali ragioni e per rispetto nei confronti dei cittadini che sostengono con calore le nostre quotidiane attività, abbiamo ritenuto opportuno rinunciare a tale partecipazione augurando, viste le lodevoli finalità, il successo dell’iniziativa e ringraziando di cuore la Nazionale Italiana Cantanti per averci coinvolto e per aver pensato a noi.
Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti