Il Comune di Genova non metta lavoratori di serie ‘A’, i siderurgici dell’Ilva, contro lavoratori di serie ‘B’ , i precari storici dell’ente. Lo chiede la Cgil Funzione Pubblica che minaccia “azioni di lotta a breve” se non verra’ ascoltata. Come integrazione al reddito il Comune di Genova ha detto si’ a un anno di lavori di pubblica utilita’ per 750 lavoratori dell’Ilva in cassa in deroga: da un lato i siderurgici assunti a tempo indeterminato e sostenuti dalla mano pubblica, dall’altro i precari comunali rinnovati a tempo. “Speriamo che la sensibilita’ dimostrata dal Comune di Genova per risolvere il dramma occupazionale dei lavoratori siderurgici dell’Ilva venga applicata con pari intensita’ ai precari storici del Comune – sottolinea la Cgil – i quali da molti anni lavorano per l’amministrazione e nonostante che, un accordo sindacale del 2012 lo prevedesse, non hanno ancora ottenuto una stabilita’ occupazionale”. “Tale sensibilita’ non puo’ non essere data anche ai 120 precari di Amiu che da molto tempo aspettano di poter essere assunti, cosi’ come per i dipendenti di Bagni Marina che dal 2002 attendono di veder ampliato, anche sulla base di un accordo sindacale, la loro prestazione”. (ANSA)