Un sistema complesso, quindi, ma anche ricco di opportunità – questo il parere della dott.ssa Corbelli – che rivengono proprio dal momento storico ed economico e dallo stesso profilo della città, aperta verso il Mediterraneo e verso scenari di diversificazione possibile, a patto che tutti facciano la loro parte e guardino verso prospettive di più ampio respiro. Il riferimento del commissario è andato proprio, in questo senso, al ruolo dell’imprenditore ed alla capacità che deve avere di mettere in discussione schemi precostituiti e puntare su nuove sfide, non tralasciando mai, tuttavia, quei crismi indispensabili per poter costruire un’industria moderna, sostenibile ed ecocompatibile.
“Una sollecitazione che il presidente di Confindustria Taranto ha colto pienamente – si legge in una nota di Confindustria Taranto – per tornare a sottolineare il lavoro che l’associazione sta da tempo portando avanti, trasformando l’emergenza in opportunità, per fare di Taranto un vero e proprio laboratorio ambientale attraverso azioni mirate e soprattutto la proposizione di un pacchetto di idee progettuali – consegnato ieri al commissario – da cantierizzare: il progetto Smart Area, la cui anima “green” attraversa trasversalmente tutte le iniziative in esso contenute e ne fa strumento indispensabile proprio per l’avvio di quel percorso operativo citato dalla dott.ssa Corbelli”.
Cesareo si è detto inoltre “completamente disponibile, come Confindustria, a supportare con ogni strumento possibile il commissario nella difficile gestione dei processi di bonifica, che al momento, malgrado la vacatio commissariale non abbia prodotto bruschi stop, registrano comunque evoluzioni di modesta entità rispetto alla grande mole degli adempimenti previsti. In questo senso è andata l’esortazione del presidente Cesareo ad avvantaggiarsi delle risorse tecnico-scientifiche ed accademiche che il territorio annovera, (fra le quali il Polo Scientifico Tecnologico) anche al fine di evitare, come già accaduto in passato, scelte imposte e calate dall’alto su un territorio ricco di risorse naturali e paesaggistiche”.
Nel corso dell’incontro, a questo proposito, è stato consegnato al commissario uno studio curato dall’Ance Taranto in collaborazione col CNER-IAMC di Taranto contenente specifiche metodologie di intervento sul Mar Piccolo, sicuramente il bacino che rappresenta le maggiori incognite in quanto sistema più complesso rispetto alle altre aree ricadenti nel Sin. Il commissario ha evidenziato tuttavia anche rispetto alle tante criticità grande propositività ed altrettanta fiducia negli obiettivi che si potranno raggiungere per una corretta crescita del sistema Taranto nelle sue varie articolazioni, anche sul fronte delle eventuali risorse aggiuntive e quindi a valere sulla nuova programmazione dei fondi strutturali.
Non sono mancati inoltre i riferimenti alla vicenda Ilva, per la quale il commissario per le bonifiche incontrerà a breve il commissario Gnudi, “per un necessario confronto che si impone in un momento in cui la questione appare strettamente correlata a quella delle bonifiche” ha ribadito la dott.ssa Corbelli, prospettando a tutti gli effetti un nuovo corso di rapporti più fluidi e dinamici con i referenti istituzionali e con gli attori territoriali come Confindustria. Un incontro quindi di segno positivo, pragmatico ed operativo, che ha incontrato il favore di tutti gli imprenditori presenti ieri alla riunione tracciando di fatto le basi per una possibile e proficua collaborazione
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