Tempa Rossa, Nicastro: “Relazione Arpa trasmessa a Roma”
“Il tema del rischio di incidenti rilevanti e di assoggettamento alla normativa Seveso è relativo non già alla valutazione ambientale degli impianti ma alla loro autorizzazione all’esercizio: su questo piano è competente il Comitato Tecnico Regionale che, a dispetto del nome, è un organo dipendente dal Ministero degli Interni ed insediato presso il Comando Regionale dei Vigili del Fuoco. Presso questo Comitato e all’interno dei gruppi di lavoro che hanno riguardato il progetto Tempa Rossa erano rappresentati tanto la Regione Puglia quanto l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale che ha evidenziato anche in quelle sedi le questioni recentemente riprese dalla relazione del 25 settembre scorso. Nonostante questo, le pesanti conclusioni cui l’Agenzia Regionale è giunta ci hanno persuaso della necessità di trasmettere al Ministero dell’Ambiente e al Comitato Tecnico Regionale il documento perché ne traggano le opportune conseguenze”. Così l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia interviene sul tema del progetto della raffineria ENI di Taranto finalizzato allo stoccaggio del greggio proveniente dalla Val d’Agri.
“Non voglio scendere sul piano di chi specula su queste questioni ma devo chiarire alcuni punti: in primo luogo il lavoro d’istruttoria fatto dagli uffici regionali è sempre stato improntato all’ascolto di tutti gli enti titolati ad esprimersi tra cui, ovviamente, Arpa che è il supporto tecnico alle scelte politiche in materia ambientale della Regione. Il Comitato Via Regionale ha espresso il proprio parere favorevole al progetto in un epoca completamente diversa da quella che viviamo, sia sul piano della sensibilità ambientale che sotto il profilo delle norme. Il parere del novembre 2011, reso anche in virtù di orientamenti favorevoli allora espressi da Provincia e Comune, conteneva una serie di prescrizioni tecniche – prosegue Nicastro – relative non solo alla realizzazione dell’opera ma anche all’esercizio, tra cui la Valutazione di Incidenza Sanitaria, introdotta dal Comitato Via Regionale per verificare studi presentati dal proponente che evidenziavano un impatto neutro dell’opera sotto il profilo sanitario. Solo nel luglio 2012, come si ricorderà, viene approvata la legge sulla Valutazione del Danno Sanitario ma il tema veniva ampiamente affrontato già prima dal Comitato Via. Le prescrizioni inserite nel parere regionale, frutto di un lungo, articolato e non sempre facile lavoro di ascolto dei territori non sono mai entrate nel provvedimento nazionale di Via, nonostante numerosi solleciti degli uffici del mio assessorato”.
“Sotto il profilo degli impatti sanitari, per garantire il massimo della serenità sul progetto, ho chiesto al direttore di Arpa Puglia, deputato dalla legge 21/2012 a coordinare le strutture della stessa agenzia, dell’Ares e dell’Asl territorialmente competente, di convocare i soggetti il prossimo 3 ottobre per fare il punto della situazione sulla VDS. Avremo modo di comprendere, sulla base dei dati in possesso, quali siano le evidenze scientifiche sulla base delle quali l’Arpa chiede il riesame dell’AIA per il progetto. Infine, ai complottisti dell’ultima ora, dico – conclude Nicastro – che nessuno ha mai tenuto fuori alcunché dai pareri e che tutte le evidenze sono state prese in considerazione e valutate per quello che era di competenza degli uffici regionali”.