“Con l’avvio della procedura di Cassa integrazione ordinaria è stata scongiurata una procedura di mobilità che significherebbe per i lavoratori dello stabilimento tarantino licenziamenti”. Lo sottolineano in una nota congiunta le segreterie provinciali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil riferendosi alla vertenza dello stabilimento Cementir di Taranto. Da lunedì è iniziata per 80 lavoratori la cassa integrazione ordinaria a rotazione per 13 settimane. “Tale procedura – spiegano i sindacati – ci permette di rilanciare la vertenza poiché riteniamo che ci siano le condizioni affinché lo stabilimento Cementir Italia di Taranto possa avere un futuro nell’area ionica, in quanto le segreterie di categoria non hanno mai abbandonato l’interessamento del progetto denominato Nuova Taranto”. Contemporaneamente, le confederazioni Cgil, Cisl e Uil di Taranto hanno inviato richiesta al prefetto di Taranto di “istituire un Tavolo Istituzionale che coinvolga tutti i soggetti interessati al fine di trovare soluzioni al problema, affinché questo pezzo importante di produzione possa rimanere sul nostro territorio salvaguardando occupazione e ambiente. Queste organizzazioni sindacali – concludono Eneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil – sono da sempre impegnate a trovare soluzioni per il bene dei lavoratori”.