Cementir: accordo per la Cigo per 13 settimane
Dal 23 settembre al 21 dicembre, per le 13 settimane previste dalla legge, gli 80 dipendenti (66 operai e 14 impiegati) della Cementir di Taranto andranno in cassa integrazione ordinaria a turno. L’accordo è stato raggiunto nella sede di Confindustria tra l’azienda e i segretari di categoria e le RSU di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. L’intesa si è resa necessaria in quanto da lunedì gli 80 dipendenti della Cementir avrebbero rischiato di trovarsi senza lavoro, visto che proprio ieri scadevano i 12 mesi di cassa integrazione straordinaria per “crisi aziendale” a turno, per dodici mesi, per i 98 lavoratori del sito tarantino come stabilito dall’accordo romano siglato un anno fa. Sino al mese di dicembre, dunque, dovrebbe andare avanti quella “fase di discussione” che azienda e sindacati hanno aperto durante l’incontro di giovedì in Confindustria.
Che difficilmente porterà al ritorno alla produzione di cemento da parte dell’azienda dei Caltagirone e agli investimenti tanto invocati dai sindacati, dopo che il gruppo congelò il progetto “Nuova Taranto” nell’aprile del 2013. Dal 1 gennaio scorso infatti, la Cementir di Taranto si è trasformata in un centro di macinazione, con la chiusura dell’area a caldo e quindi la cessazione dell’attività produttiva. Cosa che ha comportato il passaggio dalle 98 alle 42 unità presenti in azienda giornalmente, con una riduzione della forza lavoro di ben 56 dipendenti, con la collocazione in cassa integrazione straordinaria di circa il 50% della forza lavoro. Da lunedì al 21 dicembre prossimo, altre 13 settimana di cassa integrazione per i lavoratori e altre 13 settimane per capire se e per quanto tempo ancora la Cementir resterà a Taranto. Eventualità altamente remota e sulla quale ci siamo espressi a lungo e approfonditamente su queste colonne.
G. Leone (TarantoOggi, 20.09.2014)