Ilva, sversamento in mare nel porto di Taranto – Bonelli: “Nuova ferita”

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sversamento olioSversamento di olio in mare nei pressi del V sporgente del porto di Taranto. In azione l’Ecotaras. I rappresentanti Rls Fiom Cgil chiedono incontro urgente con l’ing, Cola, direttore dello stabilimento Ilva, e con l’ing. Palmisano (RSPP) . Affianco la foto dello sversamento pubblicata in anteprima sulla pagina Facebook di InchiostroVerde.it.

AGGIORNAMENTO – Secondo fonti sindacali, riportate dall’Agi, sarebbe tracimata una delle vasche di trattamento dell’acqua utilizzata dal Treno nastri 2. L’acqua avrebbe raggiunto dei pozzetti finendo poi nei canali di scarico all’altezza del quinto sporgente portuale dello stabilimento siderurgico. L’acqua conterrebbe sostanze di lavorazione e probabilmente anche contenuti oleosi. L’azienda precisa che e’ subito scattato il dispositivo di emergenza previsto in questi casi per evitare danni all’ambiente. 

BONELLI: SITUAZIONE FUORI CONTROLLO –  “Ogni giorno Taranto subisce le ferite provocate dall’inquinamento e da un modello di sviluppo, che ha concentrato e sta concentrando in questa città le attività più insalubri d’Italia “, è quanto dichiara Angelo Bonelli coportavoce nazionale dei Verdi commentando lo sversamento a mare proveniente dallo stabilimento Ilva. “Quello che accade in questa città è semplicemente inaccettabile e i danni all’ambiente e alle persone sono incalcolabili. Ancora una volta dobbiamo assistere all’inquinamento del mare causato da benzina,olio combutibile o petrolio- denuncia il leader dei Verdi -. “I rischi che Taranto e il suo mare correrà con il progetto Tempa Rossa saranno triplicati considerato che aumenterà la presenza delle navi petroliere nel mar Grande. Perchè si vuole condannare questa città ad un futuro di veleni e inquinamento?” – continua Bonelli – chiedo che sia fatta chiarezza e questo incidente conferma che nello stabilimento Ilva la situazione è ormai fuori controllo come dimostrano i gravi incidenti che si stanno susseguendo negli ultimi mesi nella fabbrica”.

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