Ilva, Usb: oggi sciopero e protesta per l’arrivo di Renzi
Il coordinamento provinciale dell’Usb (Unione sindacale di base) di Taranto conferma lo sciopero di 24 ore indetto per oggi per i lavoratori dello stabilimento Ilva e degli appalti e sposta la manifestazione di protesta in un primo momento prevista a Bari in occasione dell’inaugurazione della Fiera del Levante, a Taranto all’esterno della Prefettura in vista dell’arrivo del presidente del consiglio Matteo Renzi. “Il governo – è detto in un volantino del sindacato – 26 mesi fa si impegnò a tutelare ambiente, salute e lavoro, da allora si sono succeduti tre presidenti del Consiglio, una decina di ministri, una settantina di segretari e sottosegretari. Il risultato lo conosciamo tutti: ambiente devastato, salute rubata e ora ci scippano anche il lavoro”. L’Usb segnala interventi previsti dall’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) “al punto di partenza, impianti fatiscenti, stipendi a rischio tutti i mesi o come nel caso dei lavoratori dell’appalto, diverse mensilità arretrate. L’unica grossa opera finora realizzata è la copertura, ma non di certo dei parchi minerali. Hanno solo coperto i lavoratori e i cittadini di chiacchiere”. Mentre a Genova “i colleghi entravano col trattore in Prefettura, qui a Taranto per protestare – puntualizza il sindacato di base – qualcuno si faceva visitare dal collega. Tiriamo fuori la dignità, ribelliamoci e chiediamo il conto a 26 mesi di bugie e ingiustizie, a 26 mesi di isolamento, il governo si deve prendere le proprie responsabilità. Cacciate fuori i soldi. Senza soldi – conclude l’Usb – non si risana, non si tutela l’ambiente, non si lavora sicuri. Senza soldi si chiude”.