Ilva, la Fiom a Renzi: “Il Governo decida investimenti propri”
L’incontro di stamane con Renzi, per sua affermazione, ha avuto un significato simbolico. Nella sua brevissima introduzione ha assunto la vicenda Ilva come priorità e fatto riferimento ad altre situazioni (porto, Miroglio ecc). Su Ilva ha voluto specificare il ruolo di Gnudi nella definizione di nuovi assetti proprietari e nell’immettere liquidità nelle casse dell’Ilva attraverso la ripresa produttiva. Salute a ambiente sono state individuate come la soluzione del problema.
Per quel che ci riguarda abbiamo ribadito le nostre proposte. In una fase in cui si stanno ridefinendo gli assetti proprietari, anche per chiudere definitivamente col modello Riva che ha determinato il disastro ambientale e sanitario, è importante che il Governo valuti le proposte in campo (visto che si son fatti avanti almeno tre grandi gruppi stranieri) attraverso una comparazione dei Piani industriali nei quali le prescrizioni del Piano sanitario e ambientale facciano la differenza.
Per la Fiom, abbiamo detto al presidente del Consiglio, l’intervento pubblico deve andare ben oltre la gestione commissariale. Il prestito ponte (250ml di euro) è del tutto insufficiente ad assicurare l’ordinaria gestione. Occorre che il Governo decida investimenti propri, intervenga il Fondo Strategico, lo Stato sia presente negli assetti proprietari in questa fase transitoria a garanzia del processo di ambientalizzazione, rilancio industriale e salvaguardia occupazionale. Renzi e il viceministro De Vincenti che lo accompagnava, hanno replicato in termini costruttivi pur non fornendo fatti nuovi. La situazione è comunque in evoluzione. Renzi si è impegnato a tornare a Taranto prima di Natale. L’incontro ha avuto carattere istituzionale e ha visto la partecipazione dei sindaci di Taranto e di Statte, Confindustria e Confesercenti, sindacati confederali e di categoria, Usb e Ugl.
NOTA FIOM CGIL