Terra dei Fuochi, tra emergenza e opportunità – Seminario su bonifiche

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terra dei fuochiLa Terra dei Fuochi come drammatica evidenza di rischio sanitario e ambientale, ma anche come spinta a procedere urgentemente a interventi di bonifica. È sotto questa duplice luce che uno dei temi più scottanti delle cronache italiane degli ultimi anni sarà affrontato nella mattinata di giovedì 11 settembre, presso l’Università degli Studi di Salerno, nel corso del seminario “Siti contaminati. Necessità rischi e opportunità nella regione della Terra dei Fuochi”. Questo evento culturale si aprirà non a caso con la presentazione di RemTech Expo (Fiera di Ferrara, 17-19 Settembre), la manifestazione più specializzata in Italia nel settore della bonifica dei siti contaminati e della riqualificazione del territorio. Proprio a RemTech, infatti, nel corso della giornata inaugurale, si parlerà di Terra dei Fuochi, con gli interventi dell’on. Alessandro Bratti, componente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, e di Giovanni Romano, Assessore all’Ambiente della Regione Campania.

Romano sarà anche uno dei principali relatori dell’appuntamento di Salerno, insieme al Rettore dell’Ateneo salernitano, Aurelio Tommasetti, al Presidente di Confindustria Campania, Sabino Basso, Vera Corbelli, già Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Nazionale dei Fiumi Liri-Garigliano e Volturno, e nuovo Commissario Straordinario per l’intervento urgente di bonifica ambientalizzazione e riqualificazione dei SIN di Taranto e Statte, e Paolo Carrera, Business Unit Engineering & Construction – Renewable & Environment Commercial Vice President di Saipem S.p.A. Moderatore dell’incontro, Paolo Russo, Caporedattore de “Il Mattino” di Salerno.

L’estensivo smaltimento illegale di rifiuti nella Terra dei Fuochi, i ritardi nell’attuazione di azioni di bonifica, che discendono dalla cronica carenza di risorse economiche (destinate in Campania prevalentemente all’emergenza rifiuti), il fallimento della bonifica e della riqualificazione di Bagnoli, le difficoltà economiche e operative dello smaltimento dei sedimenti contaminati delle aree portuali, l’ingente numero di siti contaminati di interesse nazionale presenti in Campania, l’assenza di verifiche adeguate sulle aree industriali del territorio regionale, non di rado sovrapposte ad aree residenziali, la mancata operatività del Piano Regionale di Bonifica, approvato nel 2013: il lungo elenco dei fattori e delle circostanze che hanno sclerotizzato la situazione e, anzi, aumentato i rischi per la salute e per l’ambiente ha, d’altra parte, contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni circa la necessità di intervenire nella Terra dei Fuochi, che interessa 47 comuni delle province di Napoli e Caserta, oltre 1,5 milioni di abitanti.

È in questo clima che il seminario di giovedì, promosso dall’Università degli Studi di Salerno, da GITISA (Gruppo Italiano di Ingegneria Sanitaria Ambientale) e da RemTech Expo, si inserisce, coinvolgendo esponenti di rilievo della comunità tecnica e scientifica, del sistema istituzionale e del mondo dell’industria nell’analisi della situazione – difficoltà nei diversi ambiti operativi, presentazione dello stato normativo, tecnico e attuativo di interventi di bonifica necessari – e nella definizione di una road map di emergenza, che porti alla messa in sicurezza e restituisca un futuro a terre che troppo spesso sembrano dimenticate.

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