GENOVA – Se la Presidenza del Consiglio non convochera’ a breve un incontro a Palazzo Chigi sulla vertenza Ilva di Genova la Fiom Cgil “promuovera’ iniziative di lotta affinche’ l’accordo di Programma del 2005 non venga scippato ai lavoratori con manovre di palazzo”. E’ l’aut aut al premier Matteo Renzi della Fiom Cgil al termine di un’assemblea nello stabilimento Ilva di Genova Cornigliano a cui stamani hanno partecipato oltre 600 lavoratori per discutere la vertenza legata alla scadenza dei contratti di solidarieta’ per gli oltre 1.700 dipendenti del sito genovese. “L’Accordo di Programma del 2005 fu il patto fra la citta’ di Genova e i lavoratori che in cambio ottennero garanzia occupazionale e continuita’ di reddito; qualsiasi modifica a quel patto, che ha valore giuridico ed e’ stato firmato dal Governo e da sei ministri, deve essere concordata a Palazzo Chigi, sede dell’esecutivo e primo firmatario dell’Accordo” sottolinea la Fiom Cgil. A fronte della disponibilita’ del presidente della Regione, l’assemblea ha deciso di “sospendere temporaneamente la mobilitazione in attesa di ricevere a breve l’attesa convocazione dalla Presidenza del Consiglio”. Se la convocazione non dovesse arrivare, la Fiom Cgil ribadisce “la propria contrarieta’ a partecipare ad incontri ‘tecnici'”. (ANSA)