Ilva ed emergenza sanitaria, i pediatri di Taranto a Renzi: “Ci vuole incontrare?”
“Gentile presidente, già nel mese di agosto le chiedemmo un incontro per mettere sul tavolo di un confronto competente e sincero la questione sanitaria tarantina, ma non abbiamo avuto alcun riscontro. Sapendo della sua venuta in Puglia per l’evento delle Fiera del levante ci permettiamo di reiterare la richiesta”. Si apre così la lettera rivolta al premier Matteo Renzi dalla dottoressa Annamaria Moschetti dell’Associazione Culturale Pediatri Puglia e Basilicata ( ACP ), dal dottor Oronzo Forleo, neonatologo responsabile della “Terapia Intensiva Neonatale” di Taranto e dalla dottoressa Dora Tagliente, presidente dell’Associazione Onlus “Delfini e Neonati” per la neonatologia.
“La situazione ambientale e sanitaria tarantina è grave per come da sempre riportano i dati sanitari cui da ultimo si è aggiunto l’aggiornamento dello studio “Sentieri” con i suoi terribili report sulla mortalità infantile – scrivono i tre medici a Renzi – l’allarme sociale è altissimo. Noi pediatri, da sempre al fianco delle famiglie e dei bambini pensiamo di potere dare un utile contributo ai decisori politici, sempre che lo vogliano. Presidente, vuole incontrarci?”.
E’ la domanda posta alla fine della lettera. Renzi accoglierà questa nuova e accorata richiesta? O sarà troppo preso da altro, come incontrare Sajjan Jindal, presidente di Jsw Steel, multinazionale indiana dell’acciaio, cosa accaduta solo qualche giorno fa, per sondare l’interesse dell’imprenditore nei confronti degli stabilimenti di Piombino e Taranto? E proprio ieri, nel suo intervento alla Festa dell’Unità, lo stesso presidente del Consiglio aveva ripetuto lo slogan più in voga tra politici e imprenditori: “Il rilancio della siderurgia nazionale è fondamentale”. E la salute dei cittadini di terra ionica? Quella, a quanto pare, non è mai una priorità per gente come lui. E noi, da tempo, abbiamo smesso di stupirci.
Alessandra Congedo