“Sin da quando, tre anni fa, il gruppo spontaneo ‘Ammazza Che Piazza’ ha mosso i suoi primi passi, ciascuno dei suoi componenti sapeva di doversi scontrare con il disinteresse e la noncuranza che caratterizzano, purtroppo, molti nostri concittadini. In realtà nel corso di questi anni di impegno costante nelle strade di Taranto, la collaborazione e l’affetto della cittadinanza non sono mai mancati. È stata riscontrata, invece, un’assoluta assenza dell’Amministrazione comunale e delle aziende pubbliche da quest’ultima gestite. In questi anni più volte il gruppo ha cercato l’assistenza del Comune come dell’AMIU, provando ad instaurare un rapporto di collaborazione rivolto ad uno stesso obiettivo: migliorare il decoro e il verde della nostra città, inculcando in tutti i cittadini l’amore e il rispetto per il proprio territorio. In molte occasioni, invece della collaborazione, ci siamo scontrati con una lenta ed inutile burocrazia, oltre che con difficoltà e ostacoli creati proprio da coloro i quali sarebbero dovuti essere i nostri primi interlocutori.
Tra le tante scorrettezze da noi subite da parte dell’AMIU in questi anni, che illustreremo durante la conferenza stampa del 13 settembre, l’ultima in ordine di tempo riguarda quanto scritto dalla stessa azienda a proposito del terzo anniversario di ‘Ammazza Che Piazza’, tenutosi il 3 e 4 settembre scorso.
Secondo il comunicato inviato dall’azienda ai media locali, ‘ACP’ avrebbe mancato di richiedere un intervento dell’azienda municipalizzata, nelle giornate successive alle serate. Per chiarezza, si deve precisare che nei giorni precedenti l’evento, molti di noi si sono recati sul posto che avrebbe dovuto ospitato la festa, per verificarne le condizioni. Nonostante la richiesta fosse stata trasmessa per tempo agli organi competenti, nessuno si era preoccupato di garantire un minimo di decoro all’area interessata. Come nostra abitudine, non ci siamo persi d’animo e ci siamo adoperati per ripulire l’intera zona, con i pochi mezzi a nostra disposizione. Addirittura nell’area erano presenti enormi tronchi di alberi abbattuti, che in tutti questi mesi, nessuno si era preoccupato di rimuovere.
Inoltre, la zona era completamente invasa da rifiuti e oggetto abbandonati di ogni genere, molti dei quali certamente risalenti a quando ancora in quella zona si teneva il mercato domenicale.
Di fronte ad una tale situazione, gli uffici dell’AMIU avrebbero fatto una più degna figura ad apprezzare il lavoro svolto da noi che, a prezzo del loro tempo e del loro sacrificio “a titolo gratuito”, hanno ripulito e rimesso a nuovo quella zona.
Sarebbe importante a questo punto capire se, per garantire un minimo di pulizia nei giorni successivi ad un evento pubblico di grande partecipazione, nonostante siano stati informati gli uffici comunali, si debba dare un preavviso anche a ciascuna delle aziende e dei corpi preposti istituzionalmente a garantire questo tipo di servizi. Inoltre va detto che l’unico intervento effettuato dal personale dell’AMIU è avvenuto nella giornata del 4 settembre.
Nel corso del breve intervento, l’AMIU ha dovuto limitarsi a svuotare i contenitori destinati ai rifiuti, alla cui rimozione avevamo già provveduto noi, e a passare la macchina per lo spazzamento meccanico, mostrando una volontà di collaborazione con ACP, evidentemente smentita dai fatti verificatisi immediatamente dopo. Il giorno successivo, infatti, nonostante le numerose richieste da parte nostra, nessuno si è visto.
Ciò ha costretto tutti noi, dopo due giorni di grandi fatiche, sostenute al solo fine di regalare momenti di festa all’intera cittadinanza, a ripulire l’area, senza l’aiuto di nessun appartenente all’amministrazione pubblica. Inoltre, nonostante questo, l’AMIU sostiene che il mancato preavviso ha causato disservizi al regolare svolgimento delle loro attività lavorative.
Da anni la città si domanda in che modo vengano utilizzati i soldi che tutti i cittadini versano per l’imposta sui rifiuti solidi urbani, viste le condizioni indecenti, nelle quali versa il borgo come le periferie. Una città invasa da blatte e topi, piena di rifiuti ed erbacce, persino nei posti che dovrebbero rappresentare il fiore all’occhiello di Taranto quali il lungomare e il canale navigale. Tutti questo ci sembra da sempre inaccettabile e, invece di pensare e migliorare il suo operato, quest’azienda si preoccupa di screditare e minimizzare il lavoro di questo gruppo. Mantenere il decoro e la pulizia della città spetta all’amministrazione comunale e alle aziende competenti. Nonostante le loro mancanze ed assenze, il nostro impegno rimane costante nell’informazione, sensibilizzare, ripulire e riqualificare aree urbane; inoltre ha preso molte volte il posto di quello che avrebbe dovuto fare l’azienda.
Invitiamo quindi i media, tutta la cittadinanza, chi ci sostiene e chi ha potuto vedere parte degli sforzi che proviamo a fare per migliorare e valorizzare questa città a essere presenti alla conferenza stampa che si terrà sabato 13 settembre alle ore 18 presso la “Campagnetta archeologica” (sita tra via Emilia e Corso Italia, adiacente alla chiesa Madonna della fiducia).
Questa truffa sta dilagando in tutta Italia, e questa volta la storia si ripete nel…
Risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica non è mai stato così semplice: bastano solo sei mosse…
Ansia e stress sono nemici prediletti del corpo; ne soffriamo tutti in maniera differente, ma…
Il tostapane è uno di quegli elettrodomestici che, senza ombra di dubbio, ci mette più…
Dato che il Natale si avvicina sempre di più, è il momento di rimboccarsi le…
Le polpettine alla Nutella sono il dessert più buono che potrai mangiare in questo periodo…