porto-containerTornano ad agitarsi le acque al porto di Taranto. Le organizzazioni sindacali infatti hanno appreso mercoledì dal Presidente dell’Autorità Portuale di Taranto, la volontà del concessionario Taranto Container Terminal Spa (TCT) di interrompere entro i prossimi 40 giorni, ogni operatività sulla banchina del molo polisettoriale, proprio in concomitanza con l’avvio della realizzazione delle opere infrastrutturali di adeguamento dello stesso, motivandola con la necessità di effettuare non meglio definiti lavori di “revamping” delle gru. Le 00.SS. giudicano questa decisione della TCT “in completo dispregio degli accordi precedentemente assunti e del nostro territorio”, e pertanto hanno immediatamente chiesto la convocazione urgente di un Comitato Portuale monotematico avente ad oggetto la “Revoca o decadenza della concessione ex art.18 L.84/94 della Taranto Container Terminal”.

A tal proposito lunedì 8 settembre è stata già convocata presso la sede dell’Autorità Portuale di Taranto, una riunione tra le organizzazioni sindacali e il management di TCT, al quale saranno chieste le dovute spiegazioni: tra l’altro pare che con la decisione intrapresa, saranno dirottate al Pireo le ultime due linee rimaste facenti capo alla società taiwanese Evergreen (al momento però non è chiaro se si tratta solo delle “navi madri” della linea UAM o anche dei feeder). Le prime quattro linee furono dirottate nel porto greco nel settembre 2011, cosa che comportò un crollo nel traffico merci dello scalo ionico. La notizia ha ovviamente generato malcontento e agitazione nei lavoratori della TCT (538 unità sono da due anni in cassa integrazione a rotazione e lo saranno sino alla fine del 2015), ma anche gli operatori portuali (trasportatori, agenzie marittime e spedizionieri) sono sul piede di guerra: se nella riunione di lunedì TCT non dovesse ritirare la decisione di bloccare tutte le attività, sicuramente ci sarà la convocazione urgente del Comitato Portuale come già chiesto dai sindacati.

Peraltro i sindacati di categoria dei trasporti di Taranto hanno già proclamato lo stato di agitazione di tutto il Comparto Marittimo-portuale. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno infatti segnalato che “sui siti web istituzionali della Compagnia di navigazione Evergreen sono state aggiornate le programmazioni delle linee oceaniche, che vedono Taranto del tutto esclusa dai porti toccati e conseguentemente nessuna linea oceanica farà più scalo a Taranto a partire dal 21 settembre”. I sindacati si riservano di comunicare ulteriori iniziative di mobilitazione “per proteggere il nostro territorio e l’unica prospettiva di sviluppo sostenibile di Taranto”. Come dire che al peggio non c’è mai fine.

G. Leone (TarantoOggi, 06.09.2014)

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