Petrolio, Legambiente critica il decreto Sblocca Italia: “Governo confuso”
Il decreto Sblocca Italia “dimostra soprattutto confusione da parte del Governo Renzi rispetto alla direzione verso la quale vuole portare il Paese per uscire dalla crisi. I pochi segnali positivi, come la proroga dell’eco-bonus e il rilancio di alcuni interventi ferroviari, si perdono in un decreto che tocca un numero infinito di temi senza alcuna idea di futuro, se non quella prevalente di rispondere agli interessi di alcune lobby”. Lo afferma Legambiente Sardegna che ribadisce il suo no alle trivelle. “E’ ora di dire basta – sottolinea – ad una inutile corsa al petrolio. Gia’ oggi le aree interessate dalle attivita’ petrolifere occupano una superficie marina di circa 24 mila kmq, un’area grande come la Sardegna. Le quantita’ stimate sotto il mare italiano sono di appena 10 milioni di tonnellate e stando ai consumi attuali, si esaurirebbero in soli due mesi. Continuare a rilanciare l’estrazione di idrocarburi nel mar Mediterraneo e l’apertura alle compagnie petrolifere della Zona E tra la Sardegna e le Baleari, e’ solo il risultato di una strategia insensata che non garantisce nessun futuro energetico per il nostro Paese e incrementa i rischi e i danni per il mare e l’ambiente. Purtroppo, l’attuale Governo sembra confermare questa scellerata strada”. “Questa classe dirigente sta andando verso il ventunesimo secolo con gli occhi rivolti al secolo passato, nonostante i numeri dimostrino l’assoluta insensatezza di continuare a puntare sul petrolio” afferma Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente Sardegna. (ANSA)