Ragazzi di vita… e di quartiere – In una piazzetta di Tramontone distrutte giostrine

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ragazziTARANTO – A volte basterebbe soltanto un po’ di buon senso. O, se volete, di rispetto e sensibilità. Purtroppo però, i nostri “illustri” politici da sempre difettano in queste qualità. In particolar modo poi se devono approcciarsi a quei gruppi di ragazzi che da qualche anno a questa parte, hanno deciso di riunirsi per dare vita alle loro idee e mettere in pratica, fattivamente, il loro amore per questa città. E lo fanno spendendo il loro tempo e le loro esigue risorse “finanziarie”, ridando vita a tutti quei luoghi che le varie amministrazioni comunali hanno abbandonato negli anni.

La vicenda in questione riguarda i “Ragazzi del quartiere”, gruppo amico di “Ammazza che Piazza”, composto da giovani di varie età residenti a Tramontone, Lama e Talsano, nato nell’ottobre 2013 con lo scopo di riqualificare una zona verde abbandonata nei pressi di via Federico II di fronte il residence PezzaVilla: un’area che prima dell’intervento dei “Ragazzi del quartiere” era soltanto uno spazio vuoto e abbandonato. Finché non hanno deciso di riqualificarlo per consegnarlo ai residenti, offrendo loro servizi gratuiti. Dopo aver ripulito l’intera area, sono stati creati due campi da calcio (uno di calcio a 8 e uno di calcio a 5) liberandolo dalle pietre e tracciando le linee del campo con il gesso, posizionando bandierine, reti per le porte e sedute per gli spettatori. Sono state realizzate giostrine per bambini (uno scivolo, un altalena e un dondolo) con ferro saldato, verniciate con pitture idonee e provviste di tappetini antitrauma utilizzando erba sintetica.

Realizzata anche una zona relax con panchine e pedane di legno riciclato, zone d’ombra e un barbecue in muratura. Piantati vari alberi di ulivo e piante grasse. E, soprattutto, è stata realizzata la più grande area cani della città: una recinzione di 1200mq con paletti di legno riciclato e rete di ferro, al cui interno vede anche la presenza di un dog agility, ovvero dei giochi tra cui (slalom, saltelli tunnel e rampe) per far divertire i migliori amici dell’uomo. Il tutto, anche grazie al sostegno economico e morale di tutto il quartiere “che ha reagito con grande positività alla nostra voglia di cambiamento: ora quella terra abbandonata è diventata un punto di incontro per tutti” affermarono mesi addietro i “Ragazzi del quartiere”.

I quali, in pratica, hanno realizzato esattamente ciò che dovrebbe fare un’amministrazione comunale. Che tra l’altro lo scorso febbraio, tramite l’ex assessore allo Sport Gionatan Scasciamacchia, dopo l’approvazione delle delibere di Giunta del 18 febbraio scorso, affermò che “il campo di Tramontone sarà affidato temporaneamente (l’impianto è oggetto di finanziamenti per la ristrutturazione e ampliamento) alle tante associazioni sportive del territorio che potranno nominare, in seguito, un ente di promozione o un’associazione come soggetto capofila, la quale avrà il compito di interagire con l’Amministrazione comunale e garantire l’omogeneità degli spazi tra le associazioni partecipanti”.

L’ex assessore Scasciamacchia faceva riferimento ai fondi PIRP (Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie), promossi dai comuni ed attuati con la collaborazione di organismi pubblici e di privati. L’obiettivo di questi fondi è la rigenerazione delle periferie urbane colpite da degrado fisico, sociale ed economico, attraverso azioni mirate al miglioramento della qualità ambientale, alla promozione dell’occupazione e all’impiego dell’imprenditoria locale. Per quanto riguarda Taranto, c’è una delibera della giunta regionale, la n. 641/2009, che approvò una graduatoria contenente le proposte per i “Programmi Integrati di Riqualificazione Urbana (PIRP)”, presentate dai Comuni a seguito del Bando PIRP e che furono valutate dalla Commissione esaminatrice, che tenne conto anche delle osservazioni pervenute dagli enti. Alla delibera fu allegata una relazione della commissione con i verbali dei lavori, conclusi in data 10 marzo 2009, e con il prospetto aggiornato dei Comuni, dei punteggi e degli importi relativi. Il provvedimento fu pubblicato nel Bollettino ufficiale regionale n. 71 del 14 maggio 2009, e nel provvedimento, come detto, c’era anche Taranto.

Il Comune, con delibera n. 153 del 26 ottobre 2009 della Giunta Comunale, prevedeva sulla base dei 4 milioni di euro ammessa a finanziamento, i suddetti interventi: 2.400.000,00 per il recupero di alloggi comunali ERP; 1.600.000,00 per infrastrutture pubbliche. Quest’ultime prevedevano la realizzazione di un’area a verde attrezzato e centro aggregazione, un giardino pubblico, un centro aggregazione e verde attrezzato, un’area a verde. Tramite quei fondi, secondo quanto denunciano i “Ragazzi del quartiere”, “dopo che abbiamo finito le nostre attività e ridato vita al quartiere, ma sopratutto prima delle elezioni, questa amministrazione si è ricordata di alcuni fondi chiamati P.I.R.P. arrivati anni prima e ha creato una pista ciclabile per bambini con relativa piazzetta nella zona vicino alla nostra area giochi per bambini. Fin qui tutto bene, anche perché le due aree avevano una adeguata distanza tra loro e i bambini e il quartiere avevano una cosa in più”. Poi, giovedì mattina, l’amara scoperta.

“In vista dell’inaugurazione della piazzetta, sono state sdradicate e rotto le giostrine – denunciano i ragazzi -. La motivazione, secondo l’amministrazione, consta nel fatto che le giostre da noi create non sono a norma: il che può essere anche vero, anche se nessun bambino si è mai lamentato, anzi; però se volevano mettere a norma l’area, potevano iniziare dalla zona affidata alla raccolta differenziata che è senza una recinzione è diventata a tutti gli effetti una discarica, evitando di distruggere quanto da noi creato”.

Ora. Ammesso che le giostrine fossero non a norma, rispetto e buon gusto avrebbero dovuto consigliare all’amministrazione comunale, quanto meno un preavviso su cosa stesse per accadere ai “Ragazzi del quartiere”. Inoltre, di grazia, ci domandiamo come sia possibile essere così ciechi e indifferenti nei confronti del lavoro e delle iniziative di questi gruppi di ragazzi (tra cui ricordiamo ancora “Ammazza che Piazza” e “Officine Tarantine), che da qualche anno stanno cercando di cambiare Taranto dal basso, creando aggregazione sociale e portando avanti idee di tutto rispetto. E la scusa che la politica usa da sempre in questi casi, ovvero che questi gruppi agiscono al di fuori del recinto della legge, appare davvero banale e ridicola (visto che tra l’altro loro stessi non sono mai stati un esempio di lealtà e democrazia). Non fosse altro perché forniscono alla cittadinanza servizi gratuiti, sostituendosi di fatto alle varie amministrazioni comunali succedutesi nel tempo.

Ciò detto, è mai possibile che all’interno delle istituzioni locali non vi sia un solo rappresentante in grado di interloquire con questi ragazzi e, magari, agire di comune accordo con loro, favorendo le iniziative in questione invece di ignorarle o, ancora peggio come nel caso in questione, distruggerle? Possibile che siate così poveri d’animo, insensibili e indifferenti, da non capire l’immenso valore sociale e popolare che hanno le azioni portate avanti da questi ragazzi? Oltre all’esempio che forniscono a tanti loro coetanei che ciondolano dalla mattina alla sera in questa città? Volete un consiglio: andate ad una delle tante riunioni dei “Ragazzi del quartiere”, così come di “Ammazza che Piazza” o delle “Officine Tarantine”. Avrete tanto da guadagnare. E tutto da imparare. “Non illuderti: la passione non ottiene mai perdono. Non ti perdono neanch’io, che vivo di passione” (Pier Paolo Pasolini, Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975). Ad maiora.

 Gianmario Leone (TarantoOggi, 30.08.2014)

 

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