PARERE REGIONE PUGLIA NON VINCOLANTE
Questo il primo commento rilasciato all’Adnkronos dell’assessore all’Ambiente della Regione Puglia Lorenzo Nicastro: “Non sono in grado di giudicare il parere tecnico del Ministero dell’Ambiente perche’ non mi e’ stato ancora comunicato. Parliamo di un’opera dichiarata di interesse strategico per la nazione, rispetto alla quale le Regioni non hanno altre prerogative, se non dal punto di vista dell’espressione del parere ambientale, obbligatorio ma non vincolante. E’ bene precisarlo per non ingenerare altre aspettative”. Aggiunge Nicastro: “Le Regioni non possono bloccare la realizzazione di progetti che rivestono carattere di interesse strategico per la nazione. Con questa dichiarazione di strategicita’ bisogna fare i conti. Il Comitato Via (valutazione impatto ambientale ndr) della Regione, nell’esprimere parere negativo, aveva anche manifestato, cosa che come governo regionale abbiamo fatto, l’opportunita’ di coinvolgere quanto piu’ possibile le popolazioni interessate in modo da rendere, anche dal punto di vista formale, meno impattante l’opera. Un’opera che, dal punto di vista della sua realizzazione, e’ nella disponibilita’ del governo nazionale, non della Regione”.
IL COMITATO “NO TAP” NON SI ARRENDE
“In questo momento, il buon senso richiede di aspettare il documento ufficiale per leggere le motivazioni che hanno portato, stando ai giornali, ad un si “tecnico” con prescrizioni. Ma la battaglia contro la Tap e’ ancora aperta”. Lo afferma in una nota il comitato no Tap, contrario alla realizzazione a Melendugno (Lecce) dell’approdo del gasdotto che portera’ in Europa gas dall’Azerbaigian. “Al parere tecnico – afferma il comitato – seguira’ il passaggio politico, in cui i ministri dell’Ambiente e dei Beni Culturali dovranno firmare il decreto interministeriale di compatibilita’ ambientale. Poi, ancora piu’ importante, ci saro’ il passaggio finale dell’autorizzazione unica che rilascia il ministero dello Sviluppo Economico, in cui la Regione Puglia potra’ negare l’intesa autorizzativa col ministero, esercitando le sue prerogative”. “In questo momento pero’ – aggiunge la nota – sentiamo il dovere di esprimere il rammarico di tutta la gente che, da sola oppure con la propria associazione, ha sostenuto e partecipato a titolo volontario, ad uno studio capillare del progetto, esprimendo un No motivato alla Tap attraverso le osservazioni inviate alla regione e al ministero”. “Questo largo movimento di opinione – conclude la nota – ha portato 30 comuni salentini a deliberare la propria contrarieta’ al progetto e la Regione Puglia, che rappresenta il massimo organo di governo del territorio, ha fatto proprie le motivazioni espresse confermando, nella prima e nella seconda ripubblicazione del progetto, il proprio no tecnico e politico”.
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