Ambiente, Galletti: “Veloci su bonifiche, ora meno regole”

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img1024-700_dettaglio2_Gianluca-Galletti-imagoQuasi una Conferenza dei Servizi al giorno, 62 decreti, progetti per circa 600 ettari: il ministero dell’Ambiente accelera e imprime una marcia sostenuta alle attivita’ istruttorie per la bonifica dei Siti di Interesse Nazionale. Nei primi sette mesi dell’anno, sono stati predisposti 62 decreti per progetti di bonifica delle aree ‘SIN’: 51 di approvazione, 8 di autorizzazione di avvio dei lavori, 3 di approvazione dei progetti di dragaggio. Oltre il doppio, dunque, rispetto all’intero 2013, in cui i decreti erano stati 26 (11 di approvazione, 12 di autorizzazione avvio lavori e 3 di approvazione progetti di dragaggio). E ancora piu’ significativo e’ il confronto dal 2000 ad oggi: in questi primi sette mesi, infatti, e’ stato predisposto il 23% della totalita’ dei decreti. Sempre nei primi sette mesi dell’anno, si sono tenute 112 Conferenze dei Servizi (65 istruttorie e 47 decisorie, quasi una al giorno) nel corso delle quali sono stati esaminati progetti di interventi di bonifica per circa 600 ettari.

L’attivita’ svolta ha consentito di completare le caratterizzazioni in alcuni SIN, d’incrementare le percentuali sia delle aree a terra per le quali sono stati approvati progetti di bonifica sia delle aree liberate e restituite agli usi legittimi. La caratterizzazione e’ stata completata per i SIN di Manfredonia; Cengio e Saliceto; Massa e Carrara; Balangero; Pieve Vergonte; Sesto San Giovanni; Fidenza; Laguna di Grado e Marano; Cogoleto; Bari Fibronit; Biancavilla; Livorno; Emarese; Broni; Gela e Pioltello – Rodano. Sono stati approvati progetti di bonifica per la totalita’ delle aree di Cengio-Saliceto e Pieve Vergonte; per il 93% di Broni; per il 92% di Fidenza; per il 73% di Bari Fibronit; per il 55% di Venezia- Porto Marghera; per il 47% di Sesto San Giovanni; per il 46% di Trento Nord; per il 40% di Emarese; per il 36% di Pioltello-Rodano; per il 26% di Crotone; per il 24% di Napoli Bagnoli-Coroglio; per il 22% di Massa e Carrara e Cogoleto; per il 16% di Napoli Orientale; per il 15% di Laguna di Grado e Marano eTrieste; per il 13% di Priolo ed, infine, per il 12% di Brescia Caffaro. Infine, le aree liberate e restituite agli usi legittimi sono circa 4.290 ettari: l’85% delle aree della Val Basento; il 19% di Milazzo; il 18% di Manfredonia; l’11% di Crotone; l’8% di Fidenza; il 7% di Priolo, Taranto e Trieste; il 6% di Sesto San Giovanni; il 5% di Venezia- Porto Marghera; il 4% di Piombino e Porto Torres; il 3% di Laghi di Mantova e il 2% di Laguna di Grado e Marano.

“Sulla sicurezza ambientale, che vuol dire salute per i cittadini e difesa del nostro territorio – spiega il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – vogliamo andare veloci e fare bene. Nel decreto-legge 91 abbiamo introdotto una procedura accelerata e facilitata per le bonifiche, nel pieno rispetto degli standard ambientali”. “C’e’ bisogno di regole piu’ semplici, e su questo il governo sta mettendo massimo impegno, ma anche di una maggiore collaborazione e responsabilita’ da parte di tutti i protagonisti del procedimento, visto che non sempre alle decisioni prese corrisponde un incremento delle attivita’ di bonifica, come del numero delle aree risanate e restituite agli usi legittimi”. All’attivita’ istruttoria sulle bonifiche prodotta dal ministero attraverso un intenso lavoro di esame di documenti, valutazioni tecniche e redazione verbali va aggiunta anche quella, altrettanto importante, che ha riguardato la riperimetrazione, su richiesta delle Regioni interessate, delle aree di 5 SIN: “Laguna di Grado e Marano”, “Venezia (Porto Marghera)”, “Massa e Carrara”; “Livorno” e “Napoli Bagnoli Coroglio”. (ITALPRESS)

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