Ho letto con attenzione la risposta dell’assessore Baio, mi sarei aspettato una risposta del sindaco, ma pazienza… Su suo invito mi sono preso una pausa di riflessione, che è durata 5 minuti esatti. Il tempo di verificare sul sito del comune di Taranto quale fosse il documento inviato il 13 di agosto al ministero dello sviluppo economico. Conclusa la mia riflessione posso dire e confermare che l’assessore Baio si dimostra essere inadeguato a svolgere la funzione istituzionale che ricopre. Perchè?
1) Il documento che sostiene di aver inviato al ministero delle Infrastrutture con cui avrebbe dato parere negativo al progetto Tempa Rossa, non è altro che un intervento politico,che nulla ha a che fare con l’espressione di un parere da parte del comune. Ricordo che i pareri della giunta vanno dati con delibera e con motivazioni puntuali. Il rischio è che vengano bocciati come sono state bocciate tutte le ordinanze sull’Ilva fatte dal sindaco.
2) In queste settimane il sindaco Stefano nulla ha fatto per adeguare agli strumenti urbanistici a quanto previsto dalla direttiva Seveso .
3) A Roma si stanno svolgendo conferenze decisorie per Tempa Rossa, come quella del 17 luglio che ha dato il parere positivo per gli sbancamenti, ma il comune di Taranto è assente e come accaduto per l’AIA del 2010 non formula alcun parere contrario in quella sede. Se il comune di Taranto volesse essere credibile dovrebbe annunciare il ricorso al Tar per chiedere annullamento di quel parere in quanto la movimentazione terra necessita del parere del comune . Assessore Baio il comune farà ricorso al Tar contro il parere del 17 luglio scorso?
4) Come spiegano il sindaco Stefano e l’assessore Baio, che lo stesso comune di Taranto in sede di CTR ha dato parere positivo al progetto Tempa Rossa per via dell’Ing. Ciaccia, affermando che il progetto Tempa Rossa non comporta rischio al di fuori del perimetro dello stabilimento Eni e sostenendo che non si ritiene necessaria la variante urbanistica? Intendono rivedere quel parere positivo?
Confermo quindi che l’azione del Comune di Taranto per impedire la realizzazione di Tempa Rossa, che aumenterebbe l’inquinamento del 12 % e trasformerebbe il mar Grande in un parcheggio per petroliere , è assolutamente ambigua e che sino ad oggi non ha prodotto alcun atto formale nelle procedure che la legge prevede. Non ho calunniato nessuno ma sto esercitando le mie funzioni di consigliere di opposizione ad una giunta che sta consegnando definitivamente la città di Taranto ad un futuro di veleni, e se c’è qualcuno che si deve sentire calunniato questi sono i cittadini tarantini. C’è un aspetto che invece voglio sottolineare. Ed è ancora una volta il ruolo della regione Puglia che ha dato il parere positivo al progetto il 17 luglio scorso. Tutto ciò è inaccettabile e vergognoso.
Angelo BONELLI
Consigliere comunale Verdi per Taranto Respira
Coportavoce nazionale dei Verdi