In merito a quanto pubblicato da alcuni organi di informazione nei giorni scorsi circa presunte violazioni delle prescrizioni AIA, che potrebbero indurre a revocare la facoltà d’uso dell’area GRF, ILVA precisa che:
– La prescrizione n. 70 c del decreto di riesame di AIA 2012, alla quale si fa riferimento, nella sua nuova formulazione riportata all’interno del Piano Ambientale (Gazzetta Ufficiale dell’8 maggio 2014) – avente forza di Legge dello Stato in virtù di quanto sancito dal DPCM del 14 marzo 2014 e dal DL numero 100 del 16 luglio 2014, come recepito dal “decreto competitività”, convertito in Legge – prevede l’installazione di un sistema di cappe mobili nell’area GRF per lo svuotamento paiole nelle more della realizzazione del nuovo impianto di granulazione automatica della scoria di acciaieria.
– Questo sistema a cappe mobili dovrà essere realizzato entro l’8 febbraio 2015, ossia entro 10 mesi dalla pubblicazione del richiamato Piano Ambientale, al netto dei tempi necessari per l’ottenimento delle autorizzazioni.
– Il sistema di granulazione automatica della scoria di acciaieria, invece, quale adeguamento definitivo, dovrà essere realizzato entro il 3 agosto 2016.
– A oggi, così come riportato nel verbale di sopralluogo di ISPRA dell’8 luglio u.s., ILVA è in attesa della riapertura dei lavori in sede di Conferenza di Servizi (CdS) presso il Comune di Taranto, per l’ottenimento delle autorizzazioni edilizie necessarie alla realizzazione del sistema transitorio delle cappe mobili. ILVA ha sollecitato da marzo, dapprima verbalmente, poi formalmente la convocazione della Conferenza dei Servizi al SUAP del Comune di Taranto. Il SUAP del Comune di Taranto risponde alla richiesta ILVA il 9 luglio 2014, convocando la seduta della Conferenza dei Servizi per il prossimo 10 settembre.
– Tutte le componenti impiantistiche necessarie alla realizzazione delle cappe mobili sono ad oggi già presenti in stabilimento.
– Per il nuovo sistema di granulazione, intanto, ILVA ha già avviato rapporti tecnici con la società fornitrice e sottoscritto lettera di intenti.
In merito alle informazioni, su presunti “incidenti rilevanti” avvenuti nello stabilimento di Taranto il 10 agosto e su conseguenti comportamenti omissivi della società nell’allertare la cittadinanza, rilanciate da agenzie di stampa e da testate giornalistiche online nella data odierna, ILVA precisa che: l’evento non ha costituito rischio per gli operatori né tanto meno per la popolazione. L’emissione anomala è stata prontamente segnalata alle Autorità competenti da ILVA stessa, come previsto dal Piano di Emergenza Esterno (PEE) in caso di fase di attenzione, affinchè la popolazione potesse aver accesso alla massima informazione in merito. Per completezza informativa e trasparenza alleghiamo il modulo inviato alle Autorità competenti e sottolineiamo che “la fase di attenzione prevista dal PEE consegue ad un evento che, seppur privo di qualsiasi ripercussione all’esterno dell’attività produttiva, per il suo livello di gravità, può o potrebbe essere avvertito dalla popolazione creando così una forma di allarmismo e preoccupazione”. Non si tratta, pertanto, di “incidente rilevante” ma di emissione rilevabile. La differenza è sostanziale. La gestione dell’anomalia, durante la fase di colaggio ghisa è avvenuta nel rispetto delle procedure operative da parte di tutto il personale di AFO5, che ha operato con professionalità e perizia, limitando il tempo dell’emissione anomala a 7 secondi.
ALLEGATO ILVA: Modulo fase di attenzione del 10.08.2014 AFO5 (1)
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