Petrolio, le iniziative dei Meet-Up a 5 Stelle contro le trivellazioni nel Golfo di Taranto

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mare tarantoNegli ultimi due consessi “monotematici” organizzati in Taranto a dicembre, i Meet-Up a 5 Stelle hanno incontrato alcuni esponenti di altri movimenti ambientalisti e di Associazioni di categoria (specialmente quelle legate al turismo ed alle attività lavorative che con il mare nostrum condividono in sostanza, la propria ragione d’essere), con i quali hanno concordemente inteso collaborare ad una comune opposizione per la salvaguardia del Golfo di Taranto (ambìto dalle “spregiudicate” lobby del petrolio), a prescindere da colori partitici o da interessi locali.

Un primo atto ufficiale quindi, da parte dei Meet-up della provincia tarantina, si è realizzato con l’inoltro di una lettera a tutti i Comuni e alle Regioni in cui hanno sede, per sollecitare una presa di coscienza e di ferma opposizione alle ricerche di idrocarburi nello Jonio, e quindi ogni successiva fase di trivellazione, sottoscritta da alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle, a cui fanno riferimento, tra i quali i senatori Nicola Morra e Barbara Lezzi, che hanno assicurato un impegno diretto affinché la problematica sia avviata a soluzione definitiva.

Per tanto, in considerazione di un potenziale sconvolgimento di un ecosistema già fragile e dei possibili danni che subirebbero le aree interessate dalle ricerche petrolifere, non solo in termini di immagine, la collaborazione sul territorio, dovrà proseguire in ogni ambito ed in ogni sede istituzionale, dal sud costiero dell’Alto Jonio cosentino sino alla provincia di Lecce, passando per le terre materane e tarantine.

Comunicato a firma dei Meet Up di Castellaneta, Ginosa, Leporano, Lizzano, Manduria, Martina Franca, Maruggio, Palagiano, Pulsano, S.Marzano di S. Giuseppe e Taranto

 

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