“La sfida è molto avvincente e stimolante, Ilva è senza dubbio la più importante azienda siderurgica del panorama nazionale, nonostante le note vicende che la hanno vista protagonista. E spero, con il mio contributo, di aiutare l’azienda a fare dei bilanci degni del proprio ruolo. Sono conscio che sarà un lavoro enorme dal punto di vista commerciale, ma come ho già detto le cose facili non mi piacciono”. Così il nuovo direttore commerciale dell’Ilva, Marco Pucci, in un’intervista rilasciata ieri al portale Siderweb. “La prima cosa sui cui credo che dobbiamo lavorare è riportare l’immagine dell’azienda sul mercato a quella che aveva prima di questa crisi, soprattutto dal punto di vista dell’affidabilità. È chiaro che l’idea che mi sono fatto comporterà delle modifiche dal sia dal punto di vista organizzativo che su quello delle tipologie di prodotto, valorizzando quelli in grado di garantire la marginalità maggiore. In questo la sinergia con l’amico Giancarlo Quaranta nell’organizzazione della produzione sarà essenziale. Ritengo inoltre che l’intera squadra riunita dal commissario Piero Gnudi sia molto valida e in grado di raggiungere gli obiettivi che ci si è posti. I cambiamenti si potranno vedere quindi già da settembre”. Pucci in passato ha lavorato in Ilva, quando ancora si chiamava Italsider ed era di proprietà statale. “Ho già avuto un’esperienza in Ilva di due anni attorno all’90 come responsabile dell’acciaieria numero due. Veramente gli anni sarebbero tre, ma un anno lo passai in Giappone con altri 12 ingegneri ritenuti promettenti presso l’impianto di Nippon Steel a Kimizo, uno stage in acciaieria per imparare da quelli che allora erano ritenuti i migliori al mondo. Con me in questa esperienza era presente anche Giancarlo Quaranta, ma molti colleghi di allora li ho ritrovati adesso in questa sorta di ritorno. Un fatto che ha certo reso più semplice e agevole l’inserimento, in un ambiente già familiare”. (TarantoOggim 5 agosto 2014)