TARANTO – Marinai della Capitaneria di porto di Taranto hanno sottoposto a sequestro penale preventivo l’impianto di depurazione sito all’interno di uno stabilimento balneare della marina di Pulsano, in quanto ritenuto ”non solo non conforme alle norme vigenti soprattutto per quanto attiene alla capacita’ operativa funzionale dello stesso in relazione al numero dei bagnanti frequentatori del lido, ma – spiega una nota stampa – in piu’, circostanza particolarmente grave, perche’ privo delle previste autorizzazioni allo scarico”. Nell’ambito dell’operazione e’ stata accertata, sempre all’interno dello stesso stabilimento, l’occupazione senza titolo di circa 360 mq di arenile mediante il posizionamento di ombrelloni e lettini e lo stoccaggio non autorizzato, su area demaniale marittima di circa 50 mq, di alghe. Le aree di abusiva occupazione demaniale sono state anch’esse sequestrate. La posizione del concessionario e’ ora al vaglio dell’autorita’ giudiziaria. L’intervento dei militari ha visto la partecipazione dei ricercatori del CNR-IRSA di Bari che per la rivelazione di eventuali condotte di scarico non autorizzate presenti all’interno dello stabilimento balneare hanno utilizzato un georadar acquisito dal Polo Scientifico e Tecnologico Magna Grecia che coinvolge l’Universita’ degli Studi di Bari Aldo Moro, il Politecnico di Bari, il CNR ed Arpa Puglia. L’apparecchiatura ha consentito di effettuare una prima mappatura di eventuali condotte sotterranee di scarichi non autorizzati. L’intervento e’ stato anche diretta conseguenza di numerose segnalazioni telefoniche da parte di bagnanti che segnalavano nei giorni scorsi uno stato di inquinamento delle acque. (ANSA)