Ilva, Pelillo e Tomaselli (Pd) su decreto: “Va nella direzione giusta”
“Abbiamo migliorato e completato l’ultimo decreto legge sull’Ilva nell’interesse di Taranto”. Il deputato tarantino del PD Michele Pelillo, vicepresidente della Commissione Finanze alla Camera e il sen. Salvatore Tomaselli, capogruppo del PD nella Commissione Industria al Senato, spiegano le ultime modifiche al provvedimento (il DL n.100 del 16 luglio 2014, che è stato successivamente accorpato al ‘decreto Competitività’). I due subemendamenti (di cui è estensore lo stesso sen. Tomaselli) riguardano i poteri del subcommissario ambientale e la possibilità di utilizzare le risorse sequestrate ai Riva per gli interventi di risanamento ambientale. Il testo, così modificato, sarà nei prossimi giorni in discussione alla Camera dei Deputati.
Ha dichiarato l’on. Michele Pelillo: “Ci sembra che il testo licenziato dal Senato e che nei prossimi giorni sarà confermato dalla Camera vada nella direzione auspicata. Come rappresentanti del PD continueremo tenacemente a ricercare il punto di equilibrio tra il diritto alla vita, il diritto alla salute e il diritto al lavoro. Il caso Ilva è una vicenda di una complessità straordinaria, probabilmente la più grande che la storia di questa Repubblica abbia mai vissuto. Non possiamo meravigliarci di aver scritto in questi giorni un’altra tappa, l’essenziale è che la direzione sia quella giusta. Abbiamo migliorato il decreto che inizialmente prevedeva solo la ‘prededucibilità’ dei finanziamenti, garanzia per il prestito-ponte con le banche per affrontare la crisi di liquidità dello stabilimento siderurgico. La nuova norma può dare, invece, garanzia di copertura ai finanziamenti per gli interventi previsti dall’AIA e credo abbia un buon profilo giuridico. Se pur senza trionfalismi e in maniera cauta, come impone una vicenda così articolata, considero il nuovo decreto così modificato un passo in avanti”.
Nella conferenza stampa svoltasi nella sede del PD di Taranto, è intervenuto il sen. Salvatore Tomaselli, che ha spiegato tecnicamente le modifiche al decreto e ha commentato: “E’ la più grande sfida ambientale e industriale che l’Europa intera abbia mai vissuto dal dopoguerra ad oggi. La scorciatoia era sposare solo un pezzo di questo dramma. Il PD, invece, sin dall’inizio, ha inteso affrontare tutt’intera la sfida di tenere insieme ambiente, salute e rilancio produttivo; un rilancio produttivo duraturo e che possa confinare in nuovi investimenti, per fare di quella che oggi è la più grande acciaieria d’Europa la più moderna acciaieria del mondo. Il PD ha inteso migliorare anche l’ultimo decreto con due modifiche, dando più poteri e autonomia al subcommissario ambientale e aggredendo le risorse sequestrate ai Riva dalla Procura di Milano; quelle risorse devono poter essere messe a disposizione dell’attuazione degli investimenti previsti dal piano ambientale e deve essere riconosciuto,quindi, il principio della responsabilità di chi ha contribuito, in questi anni, alla devastazione della città ”.