“Siamo preoccupati del cambio del piano in corso d’opera. Pensiamo che ci saranno grandi licenziamenti se questo piano annunciato dovesse realizzarsi”. E’ il commento di Salvatore Pasqualetto, membro della segreteria regionale Uil Sicilia, al termine dell’audizione in terza commissione all’Assemblea regionale siciliana convocata per fare il punto sulla vicenda della raffineria dell’Eni di Gela. “Noi siamo per il mantenimento della raffineria – aggiunge – nelle sue peculiarità e saremmo contrari alla distruzione di professionalità costruite in trent’anni sul territorio”. Va detto che ai lavori non partecipato i rappresentanti dell’azienda. Dichiara Ignazio Giudice, segretario provinciale della Cgil di Caltanissetta: “Riteniamo irrispettosa l’assenza di Eni e consideriamo un fatto positivo essere stati ascoltati in terza commissione. Crediamo che questa vertenza debba diventare una vertenza nazionale” . Dello stesso avviso Emanuele Gallo, segretario generale Cisl di Agrigento, Caltanissetta ed Enna: “L’incontro in commissione è stato sicuramente positivo ma chiediamo che la vicenda si sposti sul piano nazionale coinvolgendo in primo luogo il presidente del Consiglio Renzi e il Ministero dello Sviluppo Economico”.