Eni, Sardo rassicura: raffineria di Gela non chiuderà

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raffineria gela Nessuna chiusura per la raffineria Eni di Gela, piuttosto una riconversione. Lo assicura in un’intervista al Sole 24 Ore Salvatore Sardo, chief Downstream & industrial operations officer di Eni, all’indomani della convocazione di uno sciopero generale dei lavoratori del gruppo Eni, indetta ieri dai sindacati per martedì prossimo. “Non si parla di chiusura – spiega Sardo parlando dello stabilimento siciliano – ma di riconversione; non licenzieremo nessuno dei nostri 970 dipendenti. Dirò di più: siamo disponibili a incrementare gli investimenti dai 700 milioni pre visti a oltre due miliardi, in un progetto ampio che potrebbe coinvolgere altri settori, ad esempio l`esplorazione di idrocarburi, la raffinazione verde, e anche un centro mondiale di formazione manageriale sulle tematiche di salute, sicurezza e ambiente”. Tuttavia sottolinea il manager sul settore della raffinazione occorre una riflessione: “è in crisi da diversi anni, non solo a livello italiano ma a livello europeo. Dal 2006 al 2014 i consumi petroliferi sono calati del 15% in Europa e del 30% in Italia. In Europa, negli ultimi 5 anni, sono state chiuse 17 raffinerie petrolifere, di cui 4 in Italia (una di Eni a Porto Marghera, non chiusa ma riconvertita in raffineria verde)”. “A livello europeo – aggiunge Sardo – persiste una sovraccapacità di raffinazione molto rilevante stimata in circa 120 milioni di tonnellate annue, pari al 140% dell`intera capacità di raffinazione italiana. In Italia poi la sovraccapacità è stimata in circa 40 milioni di tonnellate, ossia l`equivalente di 6-7 raffinerie di Gela”. (TmNews)

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