UE: parte l’iniziativa per l’occupazione giovanile in Italia
Da oggi inauguriamo lo spazio “Ok News” dedicato alle notizie positive che arrivano dall’Italia, dall’Europa e dal mondo. Segnaleremo, in particolare, le opportunità “green” che offre la Comunità europea a studenti, imprese, enti locali, associazioni e singoli cittadini. E’ il nostro impegno per incentivare una maggiore apertura mentale verso ciò che avviene oltre i nostri confini (territoriali ma anche mentali). Buona lettura!
Nell’ambito di questo programma l’Italia mobiliterà 1,5 miliardi di euro da diverse fonti, tra cui 1,1 miliardi di euro a valere sul bilancio europeo (iniziativa a favore dell’occupazione giovanile e Fondo sociale europeo) per aiutare i giovani a trovare lavoro. L’Italia è il secondo maggior destinatario di finanziamenti a titolo dell’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile (più di 530 milioni di euro) che verranno utilizzati in quasi tutte le regioni italiane sotto il coordinamento del ministero del Lavoro.
László Andor, Commissario responsabile per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione, ha commentato “Mi congratulo vivamente con l’Italia che affronta prioritariamente la lotta contro la disoccupazione giovanile. Il programma dell’Italia che attua l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile è molto ambizioso e dovrebbe interessare più di mezzo milione di giovani italiani che non lavorano, non studiano o non sono in formazione. Ciò tiene conto dell’urgenza di offrire a ogni giovane un’opportunità reale sul mercato del lavoro”.
Il programma operativo contribuirà essenzialmente ad attuare la garanzia per i giovani, l’ambiziosa riforma su scala dell’UE volta ad assicurare che ogni giovane fino a 25 anni riceva un’offerta qualitativamente valida di lavoro, di istruzione o di formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’abbandono dell’istruzione formale. Considerate le caratteristiche del mercato del lavoro italiano, l’Italia ha scelto di estendere questi interventi alle persone fino ai 29 anni di età.
Tutti i beneficiari si vedranno offrire un approccio personalizzato grazie a un’ampia gamma di azioni su misura: sessioni d’informazione e di orientamento; formazione professionale; collocamenti lavorativi; apprendistati, in particolare per i più giovani; tirocini, non solo limitati ai giovani più qualificati (laureati); promozione del lavoro autonomo e dell’imprenditorialità; opportunità di mobilità professionale su scala transnazionale e territoriale; non da ultimo un sistema basato sul servizio pubblico con la possibilità di certificare l’acquisizione di nuove competenze. L’identificazione con gli obiettivi è un altro elemento chiave del programma YEI poiché ai partecipanti verrà chiesto di firmare un accordo individuale (“Patto di attivazione”) quando si iscrivono a un percorso curriculare.
Le Regioni italiane sono attori fondamentali per il successo di questo programma. Nel quadro della strategia complessiva esse hanno progettato interventi specifici rispondenti alle loro esigenze e coerenti con il contesto socioeconomico locale. Tali interventi fruiranno del sostegno di tutti i principali attori, in particolare dei servizi pubblici per l’impiego che stanno ristrutturando le loro procedure per offrire misure innovative di attivazione.
Contesto
Nel maggio 2014 circa 5,2 milioni di giovani (di meno di 25 anni) erano disoccupati nell’UE, 700 000 dei quali in Italia. Più di un milioni di italiani tra i 15 e i 24 anni è attualmente escluso dal mondo del lavoro, dell’istruzione o della formazione (i cosiddetti NEET) e la cifra quasi raddoppia per la fascia d’età dai 15 ai 29 anni.
La proposta della Commissione relativa a una garanzia per i giovani, presentata nel dicembre 2012, è stata formalmente adottata dal Consiglio dei Ministri dell’UE il 22 aprile 2013 e sottoscritta dal Consiglio europeo del giugno 2013.
Ora che sono stati approvati i programmi operativi per la Francia e l’Italia, si è impegnato più del 25% degli importi stanziati nell’ambito di YEI. Altri Stati membri, tra cui Bulgaria, Croazia, Irlanda, Polonia e Svezia, stanno completando i progetti da finanziarsi a valere sull’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile.
FONTE: http://ec.europa.eu/italy/news/2014/20140711_occupazione_giovanile_it.htm