Per ottenere un simile risultato in cokeria vuol dire che per una buona parte della giornata la strumentazione misuri “zero IPA”. Per verificare se questi valori ILVA siano attendibili, siamo andati in Valle d’Itria a monitorare la qualità dell’aria: i migliori risultati li abbiamo riscontrati nel centro storico di Locorotondo. Nel centro storico di Locorotondo infatti, in condizioni ottimali, gli IPA scendono a livelli così modesti da far registrare una media di 3 nanogrammi a metro cubo. Il centro storico di Locorotondo – oltre che uno dei borghi più belli d’Italia – si conferma come uno dei luoghi in cui l’aria è più pulita.
La conclusione paradossale che ricaviamo da questo raffronto fra la cokeria ILVA e il centro storico di Locorotondo è che in alcune giornate nella cokeria si respira aria addirittura migliore rispetto a Locorotondo.
Forniremo in una email successiva l’elenco dei valori registrati in cokeria con la strumentazione dell’azienda. La media di giugno e luglio in cokeria è – considerando anche i giorni in cui si registrano picchi di IPA – di 12 nanogrammi e metro cubo, un dato inferiore a quello registrato nel quartiere Tamburi nello stesso periodo, ossia 16 nanogrammi a metro cubo. Come è possibile che la qualità dell’aria nella cokeria sia migliore di quella del quartiere Tamburi di Taranto? Il dato del monitoraggio all’interno dell’ILVA è sconcertante.
Vi è poi un altro dato sconcertante. Nel secondo quadrimestre del 2013 gli IPA nel quartiere Tamburi il valore medio degli IPA era 36 nanogrammi a metro cubo. Era un dato elevato, di gran lunga superiore al dato medio 2009-2010 degli IPA nel quartiere Tamburi che oscillava fra i 19 e i 20 nanogrammi a metro cubo, così come riportato nella relazione Arpa del 4 giugno 2010. Abbiamo considerato quello come un dato provvisorio, influenzato dal periodo invernale che è caratterizzato da più elevate concentrazioni IPA. Il dato estivo ora registrato nel quartiere Tamburi (16 nanogrammi a metro cubo) ci fornisce la possibilità di calcolare la media inverno/estate: 26 nanogrammi a metro cubo.
E’ evidente che il dato ottenuto è comunque superiore a quello medio del 2009-2010. La conclusione è una e una sola: nel quartiere Tamburi il dato medio oggi ricavato nella postazione prevista dall’AIA per gli IPA del quartiere Tamburi è più elevato rispetto a quello del 2009-2010 nella postazione di via Machiavelli. Chi parla di grandi cambiamenti nella qualità dell’aria deve confrontarsi con questi dati.
I dati odierni nel quartiere Tamburi li abbiamo classificati in un grafico e il risultato è che i giorni in cui gli IPA erano in concentrazioni accettabili (da 6 a 10 ng/m3) erano solo il 9%. I giorni con aria mediocre (con valori IPA fra 11 e 15 ng/m3) sono il 36%. I giorni nel quartiere Tamburi con aria cattiva sono invece il 55% (IPA fra i 16 e i 20 ng/m3). Di giorni con aria buona (sotto i 6 ng/m3) sono il 0% (non ve ne è nessuno!), mentre in cokeria i giorni con aria buona nello stesso periodo sono il 47%! Avevamo già evidenziato con sconcerto la questione in passato con questo comunicato del 2 gennaio 2014 http://www.peacelink.it/
In esso evidenziavamo che in cokeria l’Ilva misurava concentrazioni medie di IPA che oscillavano fra i 27 e i 31 ng/m3, inferiori rispetto ai valori registrati nel corrispondente periodo nel quartiere Tamburi. L’Arpa aveva promesso di rimuovere il sistema di “protezione” e di “bagnatura” attorno alla strumentazione di rilevazione degli IPA in cokeria. Ma a distanza di mesi il risultato è che gli IPA in cokeria addirittura scendono a livelli minimi, inferiori a quelli che si registrano in città: 12 ng/m3. Questo monitoraggio dell’AIA è talmente sconcertante che non occorrono commenti: bastano le evidenze. Chi si assume la responsabilità di definire veritieri questi risultati? A questo comunicato seguirà l’invio per email tutta la documentazione tecnico-scientifica di supporto.
Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
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