Ilva, Usb: “Governo deve venire qui a dare risposte su salute, futuro e lavoro”
TARANTO – ”Non siamo noi che dobbiamo andare a Roma. E’ il governo che deve venire qui a dare risposte sulla salute, sul futuro e sul nostro lavoro”. Cosi’ l’Unione sindacale di base in una nota spiega la propria posizione dopo l’incontro tra il commissario straordinario dell’Ilva, Pietro Gnudi e i sindacati metalmeccanici, che hanno confermato lo sciopero dell’11 luglio, con manifestazione a Roma sotto Palazzo Chigi. ”Volevamo dire la nostra nelle assemblee – prosegue l’Usb – ma Fim, Fiom e Uilm non hanno voluto. Il motivo chiedetelo a loro”. Gnudi ha assicurato il pagamento dello stipendio di luglio, ma ha ammesso che la situazione resta grave e che confida ”nel senso di responsabilita’ dei sindacati e dei lavoratori”. Per l’Unione sindacale di base ”alle porte c’e’ la chiusura dello stabilimento. Salute, lavoro, sicurezza, futuro, reddito, Aia: tante belle parole da leggere, in realta’ chiacchiere, chiacchiere e chiacchiere che hanno illuso i lavoratori e ci hanno fatto perdere solo tempo”. L’Usb ricorda infine i colleghi morti in incidenti sul lavoro o per malattie professionali, in nome di quello che viene chiamato ‘Pil nazionale’ e parla di uno stabilimento ”che, cosi’ come e’ ridotto, produce morte, malattia, fame, disperazione, e tra poco anche licenziamenti”. (ANSA)