Ilva, Slai Cobas: “Se sciopero vi deve essere è per rivendicare un ‘decreto operaio'”
TARANTO – ”Noi pensiamo che se sciopero vi deve essere e’ per rivendicare un ‘decreto operaio’ che sancisca anche per legge che nessun operaio dell’Ilva e dell’indotto venga licenziato, che tutti gli operai devono essere impiegati nella messa a norma, che salari e diritti non si toccano, che la prima messa a norma e’ garantire la sicurezza degli operai, che 20 anni di permanenza degli operai in una fabbrica insalubre e nociva come l’Ilva bastano e ai lavoratori vanno estesi i benefici pensionistici”. Lo sottolinea in una nota lo Slai Cobas per il sindacato di classe, che non aderira’ allo sciopero, con manifestazione a Roma, dell’11 luglio, indetto dai sindacati metalmeccanici per la mancanza di risposte da parte del governo sul futuro dello stabilimento siderurgico e la salvaguardia dei posti di lavoro. Iniziative che il sindacato di base ritiene ”non credibili dopo aver fatto fare a Stato, governi e sostituti dei padroni tutto quello che volevano, in un balletto di piano ambientale che non si applica, piano industriale che non viene accettato neanche da chi lo ha ordinato e operai costantemente sotto ricatto su lavoro e stipendi”. (ANSA)