Domani la presentazione del volume “Il Cambiamento”
Taranto, e il Sud, in transizione, attraverso l’ecologia e il rispetto dell’ambiente. É questa la logica del volume “Il Cambiamento” di Nicola Conenna, presidente della Fondazione H2U The Hydrogen University, l’Università dell’Idrogeno di Monopoli, che sarà presentato domani dalle ore 16, nei locali del Museo Archeologico Nazionale (Marta) via Cavour, 10 Taranto, con Ippazio Stefano Sindaco di Taranto, Pier Vigilio Dastoli autore della prefazione, presidente del Movimento Europeo – Italia, Fabio de Bartolomeo presidente Scuola Edile di Taranto, Angelo Tursi Prorettore Vicario Università Aldo Moro di Bari, Riccardo Amirante Delegato Immagine Istituzionale Politecnico di Bari, Clara Bianco preside Istituto Nautico-Aeronautico Carnaro di Brindisi, Angelo Consoli, Giampiero De Meo, Liliana Di Giacomo, Antonella Galeone, Michele Cacace e Padre Nicola Preziuso.
Nuove economie e nuove soluzioni, basate sull’economia dell’idrogeno, per il superamento delle vecchie logiche basate sulle inquinanti fonti fossili che possano garantire occupazione e benessere ambientale per i cittadini sono illustrate nel volume di Conenna, con alcuni concetti cardine che sono stati utilizzati per la stesura del recente protocollo d’intesa tra la Fondazione H2U e il Comune di Taranto, nel quale è prevista la produzione di idrogeno utilizzano l’elettricità fotovoltaica e il suo impiego in un distributore di idrogeno che sarà realizzato in area Mar Piccolo.
“L’energia del futuro, solare ed eolica, è qui, nel Sud Italia – afferma Nicola Conenna -. Ma è necessaria una rivoluzione industriale, un cambiamento, che faccia leva su due punti cardine. Il primo è quello di sviluppare queste fonti attraverso una logica che rompa gli schemi tradizionali, ai quali troppo spesso anche le rinnovabili si attengono, adottando la generazione distribuita, l’autoproduzione e le smart grid. La seconda questione è che si faccia, finalmente, una vera politica industriale sviluppando nei fatti le filiere tecnologiche assieme alle applicazioni delle tecnologie. E Taranto può e deve essere il primo laboratorio per questo cambiamento”.
(dal TarantoOggi del 3 luglio 2014)